(Corriere della Sera - G.Piacentini) "Io sto con Daniele De Rossi". Non hanno avuto nemmeno un dubbio i tifosi della Roma e, fin dalla prima mattina, hanno espresso in ogni modo il loro affetto nei confronti del centrocampista giallorosso, impropriamente associato all’inchiesta di Cremona sul calcio scommesse.
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Tifo e politica: «Io difendo Daniele»
(Corriere della Sera – G.Piacentini) “Io sto con Daniele De Rossi”. Non hanno avuto nemmeno un dubbio i tifosi della Roma e, fin dalla prima mattina, hanno espresso in ogni modo il loro affetto nei confronti del centrocampista...
Dalle radio private ai social network, il popolo romanista si è schierato tutto compatto al fianco di «Capitan Futuro» , che proprio in questi giorni si siederà al tavolo con i nuovi dirigenti per decidere insieme a loro se firmare un nuovo contratto (quello attuale è in scadenza il 30 giugno 2012), che a questo punto lo legherebbe a vita alla società giallorossa. «Io sto con Daniele De Rossi» è diventato lo slogan degli utenti di Facebook, romanisti e non, che con il loro status hanno voluto dimostrare il loro affetto nei confronti di Daniele.
Lo stesso affetto che per tutta la giornata gli hanno manifestato gli ascoltatori delle radio private, che con il passare delle ore hanno visto trasformarsi i loro sentimenti dall’incredulità della mattina — quando avevano letto la notizia sui quotidiani — alla rabbia del pomeriggio, quando si è capito chiaramente che De Rossi non c’entrava in alcun modo con l’intera vicenda. Così si è passati da «Giù le mani da Daniele, lui è un calciatore onesto, uno che durante un Roma-Messina ha confessato all’arbitro di aver segnato con la mano» a «lo hanno tirato dentro perché vogliono colpire la Roma, che, dopo il cambio di proprietà, fa paura alle grandi squadre del nord» .
Sul banco degli imputati, nel «tribunale» della tifoseria giallorossa, sono finiti soprattutto gli organi di informazione, colpevoli di «aver sbattuto il mostro in prima pagina» . A De Rossi è arrivata anche la solidarietà di alcuni politici, con in prima fila il sindaco Gianni Alemanno: «Ho telefonato a Daniele De Rossi per esprimergli la mia personale solidarietà e quella della Capitale. Daniele è un patrimonio della Roma sportiva, della società giallorossa e della nazionale italiana. Avvicinare il suo nome a scandali che sporcano e rattristano il mondo dello sport è sbagliato e del tutto fuori luogo» .
«Trovo grave— sono le parole del presidente della Provincia, Nicola Zingaretti— associare il nome di De Rossi all’inchiesta sul calcio scommesse. Non si può sbattere in prima pagina il nome di un giocatore che non risulta nemmeno indagato e che, secondo lo stesso procuratore che si occupa dell’inchiesta, è del tutto estraneo alla vicenda. De Rossi è una bandiera della Roma e un punto fermo della Nazionale italiana, ma è anche un ragazzo che merita rispetto e verso il quale sembra esserci in questo periodo un pericoloso e ingiustificato accanimento» .
«Esprimo solidarietà — è il commento del portavoce del Pdl, Daniele Capezzone— a De Rossi, oggetto di voci totalmente infondate. Il mix di giustizialismo mediatico e sensazionalismo produce danni enormi all’onore e alla reputazione perfino di persone che non c’entrano nulla» . La Roma, naturalmente, ha detto in un comunicato stampa, che «supporterà in ogni modo il proprio tesserato Daniele De Rossi nelle sedi competenti, nei confronti di chi ne ha leso l’immagine e l’onorabilità e agirà anche a tutela della Società stessa e dei propri azionisti» .
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