rassegna stampa roma

Tanto Borriello nella volata per l’azzurro

(Gazzetta dello Sport-A.Schianchi) Sfida azzurra, sfida tra centravanti, sfida tra gente che ha il gol nel sangue: Pazzini contro Borriello. Gli occhi del c. t. Prandelli vanno a seguire i suoi attaccanti, ogni movimento, ogni tocco, ogni tiro.

Redazione

(Gazzetta dello Sport-A.Schianchi) Sfida azzurra, sfida tra centravanti, sfida tra gente che ha il gol nel sangue: Pazzini contro Borriello. Gli occhi del c. t. Prandelli vanno a seguire i suoi attaccanti, ogni movimento, ogni tocco, ogni tiro.

C’è la partita contro la Germania, mercoledì: il duello tra Pazzini e Borriello vale una maglia azzurra. Numeri alla mano, non c’è un vincitore: i due, anche se in modo diverso, si sono fatti sentire, hanno inciso. Colpo isolato Di Pazzini, è vero, si ricorda poco, soprattutto nel primo tempo. Ma quello scatto sul lancio di Sneijder, lo stop impeccabile e la protezione del pallone che induce Burdisso al fallo da rigore (e conseguente espulsione) sono tesori da conservare. D’accordo che l’ex attaccante della Samp che non ha toccato molti palloni (soltanto 26), d’accordo che si è fatto notare meno dello straripante Eto’o e, più in generale, del super-esordio contro il Palermo una settimana fa, tuttavia il colpo di Pazzini vale il 3-1 (rigore realizzato da Eto’o) e la possibilità di giocare in superiorità numerica per mezz’ora. Mica poco.

Corsa e sacrificio Borriello è decisamente più presente nella partita: tantissimi i palloni toccati (63), tantissime le corse e parecchio il lavoro di sacrificio per aiutare i compagni. Leonardo, a fine gara, dirà: «Borriello è il miglior centravanti italiano» . I due sono amici, è vero, ma l’allenatore nerazzurro non è lontano dalla verità. A Pazzini si deve concedere un alibi: è arrivato all’Inter da poco, deve ancora entrare perfettamente nei meccanismi della squadra e a questo fatto è probabilmente dovuta la poca partecipazione durante la partita. Borriello, invece, della Roma conosce ormai tutto, sa quello che deve fare e i compagni si appoggiano a lui quando vogliono lanciarsi in avanti.