rassegna stampa roma

Tamraz: «Tom, posso collaborare»

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) A volte ritornano, e con loro un passato ingombrante. Dice di se stesso: «Chi inserisce il mio nome su internet, vedrà uscire fuori tante storie dell’orrore dal punto di vista giudiziario» . Già,...

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini)A volte ritornano, e con loro un passato ingombrante. Dice di se stesso: «Chi inserisce il mio nome su internet, vedrà uscire fuori tante storie dell’orrore dal punto di vista giudiziario» . Già, perché Roger Tamraz, 71 anni, egiziano di origine libica e magnate del petrolio, l’uomo che nel 2008 ha incontrato un paio di volte le sorelle Sensi per trattare la Italpetroli, si è riaffacciato in scena.

Pronto «collaborare» alla nuova Roma.

Tutto il pacchetto «Unicredit conosce la mia posizione sin dallo scorso settembre— ha detto Tamraz—. Peluso e Giovanelli sanno che io sono sempre interessato alla As Roma e alla Compagnia Italpetroli» . «La banca ha deciso di vendere un asset della holding, mentre io ho chiesto sin dal primo istante la disponibilità di tutti gli asset del gruppo ed ho formulato un’offerta non vincolante complessiva, specificando però i valori di attribuzione per i singoli cespiti. Mi sono comunque dichiarato disponibile ad esaminare quote di minoranza. Con i miei esperti abbiamo prodotto uno studio e pensiamo che, per permettere alla Roma di frequentare stabilmente palcoscenici di primaria importanza, sia necessario un piano industriale, economico-finanziario consistente e non derivante principalmente da marketing ed entertainment» .

Ribaltone In realtà, nel 2008 Tamraz si disse interessato sì alla Italpetroli, ma con l’eccezione proprio della Roma, che non rientrava nelle sue strategie di allora. Possibile che abbia cambiato idea. In questo caso però, vista l’attualità, la cosa che sembra più interessante, è la disponibilità ad entrare nel pacchetto azionario con una quota di minoranza. Il fondatore della Tamoil, nata dalla fusione di Texaco e Amco, potrebbe essere un asso importante in vista di un potenziamento finanziario del club. Sempre che i «guai giudiziari» del petroliere non facciano storcere il naso agli Usa.