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Taddei+Osvaldo, Roma stile Barça Il Bologna va giù

(Gazzetta dello Sport – F.Bianchi) – Se qualcuno rivedesse soltanto gli ultimi 25 minuti di questa sfida, si farebbe un’idea sbagliata di Bologna-Roma. E’ stata una partita senza storia, anzi con una storia semplice.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - F.Bianchi) - Se qualcuno rivedesse soltanto gli ultimi 25 minuti di questa sfida, si farebbe un'idea sbagliata di Bologna-Roma. E' stata una partita senza storia, anzi con una storia semplice.

La Roma ha fatto una passeggiata a testa alta, il Bologna è rimasto a guardarla timido e ammirato, come si trattasse di una bella donna. E' stata una passeggiata condita da due gol, un sacco di occasioni sprecate e sempre il pallone tra i piedi. Eh sì, il possesso palla la dice lunga: ben oltre il 60% per gli uomini del progetto Luis Enrique. Un progetto sviluppato da azioni prolungate, con tocchi precisi e quasi sempre di prima intenzione. Questa è stata forse la miglior Roma della stagione, anche se resiste qualche difetto, come cincischiare troppo sotto porta per poi sedersi nel finale e far creder al Bologna di poter pareggiare. Ma stavolta come forse mai prima si sono viste ben chiare le intenzioni (che sappiamo) del tecnico, cioè fare della ex «Maggica» una squadra spagnoleggiante, nel gioco ma sopratutto nello spirito. Lui rimarca spesso che non pensa affatto di copiare il Barcellona, e fa bene. Il Barça è come la settimana enigmistica, diffidare dalle imitazioni. (...)

Letale Osvaldo Curioso che, dopo tante azioni, il vantaggio sia arrivato grazie a un calcio da fermo. Poi si è scatenato Osvaldo (il migliore) che subito dopo aver sbagliato un gol fatto dopo aver dribblato il portiere, ha confezionato una sassata nell'angolo su invito di Lamela. Erano trascorsi 40 minuti e il Bologna non aveva ancora tirato in porta. Passerà un'altra mezzoretta prima di vederlo. Nel frattempo la Roma aveva creato almeno 5 occasioni pulite da gol, con Osvaldo, Totti, Lamela, eccetera. Il Bologna, nonostante qualche cambio (subito Gimenez per uno spento e acciaccato Ramirez, e Mudingay per Casarini) non è mai entrato in partita, se non quando la Roma glielo ha permesso, negli ultimi venti minuti. Diamanti, Kone e Morleo hanno costretto Stekelemburg a paratone. E Portanova ha costretto De Marco a espellerlo dopo proteste per un rigore su Kone che non c'era. Note a margine. Giù il sipario e giù il cappello alla Roma: applausi.