rassegna stampa roma

Supersimo ricomincia dall’inizio

(Il Romanista – V.Meta) Quando gioca fa discutere, quando manca si fa rimpiangere. Simone Perrotta, veterano di questa Roma, oggi contro il Catania potrebbe tornare da titolare nella sua Roma.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) Quando gioca fa discutere, quando manca si fa rimpiangere. Simone Perrotta, veterano di questa Roma, oggi contro il Catania potrebbe tornare da titolare nella sua Roma.

Il ballottaggio, dovuto solo a una questione di tenuta fisica, è con il più giovane e in forma, ma meno esperto, Leandro Greco. Il centrocampista calabrese non vede il campo da gioco dal 10 novembre, match serale contro la Fiorentina vinto 3-2 dai giallorossi; il 33enne nato a Ashton è subentrato al francese Menez al 18° del secondo tempo, siglando il 3 a 1 meno di un quarto d’ora dopo “grazie” ad un’uscita perlomeno avventata dell’estremo difensore Boruc. Una rete decisiva, dato il risultato, l’unica finora per il numero 20 ex Chievo Verona, prelevato dalla Roma su richiesta di Cesare Prandelli nel 2004. Simone, che in mezzo al campo ricopre più o meno tutti i ruoli disponibili (da schermo difensivo a trequartista, fino all’esterno su entrambe le fasce), quest’anno non è ancora riuscito a esprimersi con continuità, accompagnato da affaticamenti muscolari, influenze e soprattutto da un trauma contusivo- distorsivo al ginocchio destro accusato proprio la sera del 10 novembre, quasi 2 mesi fa, costringendolo a guardare da casa ben sei partite, tra cui il derby, la Juventus e il Milan.

Solo in campionato, Perrotta ha disputato 9 gare su 17, partendo 8 volte da titolare (4 sostituzioni subite) e una volta subentrando (come detto, contro i viola all’Olimpico). Poco, per chi come lui vanta una media di 30 gettoni a stagione con la maglia oro e porpora. Troppo poco per uno dei pupilli di Claudio Ranieri, che lo vorrebbe vedere sempre in campo perché rispecchia gli ideali di squadra che conserva gelosamente e professa senza sosta: grinta, spirito di sacrificio, iniziativa. Magari perde qualche pallone, magari commette qualche fallo di troppo, ma i suoi recuperi e i suoi inserimenti – quelli che lo portano a tu per tu con il portiere avversario – sono ingredienti prelibati ai quali nessun tecnico può rinunciare, tanto meno Ranieri.

Chissà, poi, se nella scelta di Perrotta titolare, oltre che l’emergenza – De Rossi così così, Pizarro ancora in Cile - non influisca anche la scaramanzia: il 19 novembre 2006 gli etnei allenati da Marino vennero strapazzati dalla Roma champagne di Spalletti, che gli rifilò ben 7 gol; due li siglò, in serie, proprio il centrocampista con la maglia numero 20: al 24’ dopo una prolungata rete di passaggi si bevve mezza difesa compreso il portiere e insaccò di punta, mentre sedici minuti dopo con il destro beffò all’angolino un frastornato Pantanelli per il poker giallorosso. Niente male come precedente per Supersimo, che nonostante abbia il contratto in scadenza a giugno, non si lascia distogliere da vicende contrattuali e societarie: per lui l’importante è giocare, esserci, con indosso la maglia che in questi 6 anni e mezzo gli ha regalato la possibilità di essere titolare in Nazionale e vincere una Coppa del Mondo da protagonista.