(il Romanista) Un tira e molla destinato a concludersi entro un paio di giorni. Dopo che l’altro ieri la Roma e Simon Kjaer si erano allontanati - per alcuni atteggiamenti del procuratore del giocatore che non sono piaciuti a Trigoria - adesso pare che lo strappo sia stato ricucito.
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Strappo ricucito con il procuratore. Kjaer si prepara ad essere romanista
(il Romanista) Un tira e molla destinato a concludersi entro un paio di giorni. Dopo che l’altro ieri la Roma e Simon Kjaer si erano allontanati – per alcuni atteggiamenti del procuratore del giocatore che non sono piaciuti a Trigoria...
E che, tra oggi e domani, il centrale danese diventerà un giocatore della Roma. La base dell’accordo è nota: 2 milioni per il prestito oneroso, 8 tra un anno per la cessione a titolo definitivo. È sui 2 milioni da versare subito nelle casse del Wolfsburg che si sta ancora discutendo: i tedeschi li vogliono subito e in contanti, altrimenti non sono disposti a dare il via libera al giocatore. La sensazione, che è poi la stessa dei giorni precedenti, è che alla fine tutto si risolverà positivamente.
Il ragazzo, fa sapere chi gli è vicino, non ne può più di questa situazione di incertezza e preme per venire a Roma già domani o al massimo dopo domani. Gli ultimi grossolani errori commessi in Bundesliga lo hanno abbattuto: sa che la sua avventura in Germania è finita ma ha paura che all’ultimo possa saltare tutto. Non riesce ad essere concentrato come dovrebbe ed è costantemente in attesa di notizie dalla Capitale. Con alcuni ex compagni del Palermo ha già parlato del suo ritorno in Italia ed è pronto a firmare un contratto di quattro anni con ingaggio superiore al milione a stagione. Ingaggio che salirà con i bonus legati al rendimento individuale e a quello della squadra.
La Roma ha bisogno di chiudere questa trattativa prima possibile: a Bratislava Luis Enrique ha preferito affiancare a Burdisso (che non sta benissimo e che per il problema all’inguine che si trascina dietro da mesi non potrà certo giocare tutte le partite) Cassetti piuttosto che Heinze e Juan continua a essere un’incognita. La stagione è iniziata il 12 luglio e lui con i compagni non si è praticamente mai visto.
Bojan lo ha definito «una sorpresa, un giocatore portentoso» e lo è anche, ma la sua fragilità muscolare impone di non poterlo considerare una sicurezza. Almeno per adesso. In tutto questo quadro bisogna considerare che i tre centrali attualmente a disposizione di Luis Enrique hanno oltre 30 anni (e Cassetti 34) e c’è bisogno di ringiovanire il reparto: Kjaer ha 22 anni ma ha già quell’esperienza necessaria per scendere subito in campo. A Bologna? Non si sa, ma lui è quello che spera.
CZ
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