La crisi economica collegata al Covid-19 rischia di produrre effetti pesantissimi sul calcio italiano, entrato nel buco nero della pandemia con tutto il carico di inefficienze e gap strutturali. Il fatturato diretto del calcio italiano tra serie professionistiche, dilettanti e giovanili è di 5 miliardi all’anno. L’ammontare delle entrate a rischio dipende dagli scenari che si concretizzeranno nelle prossime settimane, si legge su Il Sole 24 Ore. Non bisognerebbe trascurare l’effetto trascinamento della crisi sulla prossima stagione, sia per il protrarsi della pandemia e le riserve psicologiche a riaffollare gli stadi (prima della scoperta di un vaccino), sia per il propagarsi della recessione sulle aziende dei proprietari e degli sponsor che potrebbero far venir meno il loro apporto ai club. Gravina ha già manifestato l’intenzione di concludere la stagione anche se si dovesse superare la deadline del 30 giugno, con tutte le ripercussioni che ciò comporterebbe in materia di contratti dei calciatori (di pertinenza della Fifa) e di bilanci. Qualora invece si arrivasse a uno stop definitivo dei tornei 2019/20 tra botteghini, area commerciale e ricavi tv il sistema (dalla A alla D) potrebbe veder evaporare ricavi (al netto dei minori costi registrati nel periodo di stallo) per circa 900 milioni.
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Stop anticipato? Al calcio costa 900 milioni
Il presidente della Figc Gravina ha già manifestato l’intenzione di concludere la stagione anche se si dovesse superare la deadline del 30 giugno
Figc e Leghe hanno proposto al Governo misure che, evitando una logica di pure sovvenzioni, possano mettere in sicurezza il settore e favorirne il rilancio. A partire da un pieno riconoscimento dell’esistenza di una “causa di forza maggiore” per arginare le potenziali controversie legali con fornitori, tesserati, broadcaster e sponsor. La Figc valuta l’istituzione di un fondo “salva calcio” con il concorso dell’Ics e della Cdp in modo da agevolare la ristrutturazione di finanziamenti e leasing bancari, nonché l’accesso al credito per operazioni di patrimonializzazione. Nelle prossime settimane saranno poi rivisti i parametri per l’iscrizione ai campionati, ma il tema centrale sarà quello del taglio degli stipendi.
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