(Il Romanista - E.Masetti) - Stekelenburg sempre più vicino alla Roma, Doni sempre più vicino al Liverpool. E’ su questi due fronti che si concentrerà il week end di lavoro di Walter Sabatini.
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Stekelenburg, la Roma aspetta il fax decisivo
(Il Romanista – E.Masetti) – Stekelenburg sempre più vicino alla Roma, Doni sempre più vicino al Liverpool. E’ su questi due fronti che si concentrerà il week end di lavoro di Walter Sabatini.
Il direttore sportivo, impegnato ieri a Trigoria con le giovanili, tra oggi e domani conta (spera) di chiudere con l’Ajax per il numero uno olandese. La differenza tra domanda e offerta c’è ancora - almeno un milione, si potrebbe chiudere intorno ai 7 milioni e mezzo - ma la Roma punta sulla pressione che il giocatore sta facendo per lasciare l’Olanda. In queste 48 ore si aspetta il fax di risposta decisivo da parte dell’Ajax, si potrà attendere al massimo fino a lunedì poi Sabatini è pronto a guardare altrove. Anzi, a chiudere altrove, visto che in queste settimane non si è concentrato solo sul gigante olandese. Che è e resta il preferito, ma per il quale la Roma non intende fare follie. Quelle, semmai, si faranno soltanto per il "botto" finale che risponde al nome di Javier Pastore. Due giorni fa a Milano il direttore sportivo ha incontrato persone vicine a Stekelenburg, ieri sono proseguiti i contatti telefonici, ma la fumata era e resta grigia. Tra le possibili alternative ci sono sempre Viviano (che, anche se non lo dice, aspetta di capire cosa succederà alla Roma prima di ascoltare altre proposte) e Kameni, il numero uno dell’Espanyol segnalato da De La Pena, che però ieri ha gettato acqua sul fuoco: «Ho un contratto fino al 2013, per il momento sono un giocatore dell’Espanyol. Sono molto tranquillo, nonostante ci siano sempre molte offerte e molti contatti». Sull’interesse della Roma e, appunto, sulla segnalazione del vice di Luis Enrique, Kameni ha detto: «E’ sempre un piacere lavorare con persone che credono in te, però oltre ad Ivan c’è molta gente qui all’Espanyol che mi stima. A proposito, non ho nessun problema con il mio allenatore, Mauricio Pochettino, né con nessun altro qui all’Espanyol». Non proprio la stessa situazione di Doni, le cui dichiarazioni di qualche giorno fa («ho regalato un ginocchio, non intendo regalare anche i soldi alla Roma») hanno lasciato interdetto più di qualche dirigente. Tutti riconoscono a Doni (che ieri ha avuto contatti con Sabatini, c’è chi dice di persona chi al telefono) di aver giocato anche in condizioni precarie - è un dato di fatto - però si aspettavano che il portiere ammettesse il fatto che la Roma sta cercando in tutti i modi di agevolarlo. Per questo è pronta a trattare ad oltranza col Liverpool, pagando o una parte dell’ingaggio del portiere o concedendogli una buonuscita. Non è detto che poi, nella maxi trattativa con i Reds, non rientri anche qualche giocatore che possa fare al caso di Luis Enrique. In merito, l’agente del brasiliano, Ovidio Colucci, ha detto: «Al momento non ci sono novità sulla posizione di Doni. L’ipotesi Liverpool resta in piedi. Verso metà della prossima settimana ne sapremo sicuramente di più, dato che ho in programma un incontro con la dirigenza della Roma». Il vertice è necessario, perché Sabatini vorrebbe evitare di andare in ritiro con cinque portieri. E quindi sia Doni sia Julio Sergio potrebbero essere ceduti nell’arco di pochi giorni, al massimo poco dopo l’inizio del ritiro. Per il numero 27 ci sono in piedi le piste Siena e Malaga, ma anche qualche club inglese ha chiesto informazioni. Per lui la priorità è giocare titolare.
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