(Il Romanista-G.Dell'Artri) Ancora due giorni, poi Luis Enrique avrà tutta la rosa a disposizione (infortunati a parte). La rosa quella vera, con tutti i colpi di mercato, compresi quelli dell’ultimo giorno.
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Stekelenburg e Pjanic si giocano l’Europeo
(Il Romanista-G.Dell’Artri) Ancora due giorni, poi Luis Enrique avrà tutta la rosa a disposizione (infortunati a parte). La rosa quella vera, con tutti i colpi di mercato, compresi quelli dell’ultimo giorno.
Compreso Miralem Pjanic, che con la Roma non si è ancora mai allenato. Sono 4 i giocatori giallorossi in giro per con le rispettive nazionali (quelle maggiori, Borini è con l’under 21). C’è De Rossi, e questa è cosa nota. Ma ci sono anche Burdisso, Stekelenburg e Pjanic, con gli ultimi due che si stanno giocando l’accesso all’Europeo del prossimo anno.
E in questo senso sono giorni decisivi soprattutto per la Bosnia di Pjanic, che può continuare a sognare un’impresa storica. La formazione del nuovo acquisto giallorosso e di Dzeko è infatti seconda nel suo girone (il gruppo D) dietro solo alla Francia e neppure di tanto. I galletti sono lassù in cima a quota 16, la talentuosa Bosnia insegue a tre lunghezze con 1 punto di vantaggio sulla Bielorussia (e con il vantaggio di aver giocato una partita in meno) e 2 sulla Romania. Non male quando mancano solo 3 match alla conclusione. Compreso quello di martedì proprio contro una diretta avversaria, la Bielorussia. Contro la quale Miralem e compagni sono già scesi in campo venerdì scorso. Un successo per 2-0 in trasferta a Minsk che ha aperto prospettive tutte nuove. E Pjanic? Lui in quella sfida delicata è stato in campo per tutti i 90 minuti. Non solo, perché per cominciare a scoprire il nuovo talento del centrocampo romanista, si possono anche andare a contare calci d’angolo e calci di punizione. Praticamente tutti suoi. C’è un tiro da fermo? Roba per lui. Compreso il corner dal quale è scaturito il gol del 2-0. Martedì stesse squadre in campo, ma a campi invertiti. Si gioca a Zenica alle 20.15. Due ore e 15 minuti prima toccherà invece a Maarten Stekelenburg, che stavolta dovrà sporcare i guanti un po’ più di quanto fatto qualche giorno fa. Perché nell’11-0 con cui l’Olanda ha liquidato San Marino ad Eindhoven, di lui c’è stato davvero poco bisogno. Martedì contro la Finlandia ad Helsinki sarà più difficile, benché l’Olanda di questo periodo sembri davvero avere una marcia in più di chiunque altro. Gli “orange” stanno dominando il loro raggruppamento con 21 punti in 7 partite. Insomma, sono a punteggio pieno, con 32 gol fatti e solo 5 subiti (e in questo un bel po’ di merito Maarten ce l’ha) con una differenza reti mostruosa di +27. Insomma, l’Europeo è lì che aspetta l’Olanda come una delle favorite alla vittoria finale. Basta una formalità per staccare il biglietto e rendere aritmeticamente impossibile la rimonta della Svezia di Ibrahimovic che insegue (si fa per dire) con 15 punti. E poi c’è Burdisso, che è stato convocato dal neo ct argentino Sabella per le due amichevoli contro Venezuela (vittoria della Seleccion per 1-0) e Nigeria. Con gli africani si giocherà a Dhaka in Bangladesh. Una volta onorati i rispettivi impegni, torneranno a casa tutti. E a quel punto non ci saranno più distrazioni. Niente amichevoli, niente nazionali, niente mercato. Ci sarà solo la Roma.
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