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Stekelenburg a fari spenti verso il derby

(Gazzetta dello Sport-M.Calabresi) Ad Amsterdam i derby non esistono più: Ajax a parte, tutte le squadre della capitale olandese sono sprofondate nelle serie inferiori.

Redazione

(Gazzetta dello Sport-M.Calabresi) Ad Amsterdam i derby non esistono più: Ajax a parte, tutte le squadre della capitale olandese sono sprofondate nelle serie inferiori.

Maarten Stekelenburg, al massimo, ha giocato partite «diverse» contro PSV o Feyenoord, ma l'attesa e la tensione non sono neanche minimamente paragonabili a quello che succede qui, già 11 giorni prima. Se in Olanda è riuscito a isolarsi, ora che è rientrato a Roma non potrà tirarsi indietro. Ieri, a Trigoria, Stekelenburg ha avuto un colloquio con il dottor Michele Gemignani e con Luis Enrique, a cui ha confidato di sentirsi ancora affaticato e anche con qualche leggero problema alla vista. Niente di grave, ma per il portiere non è ancora arrivato il momento di tornare in gruppo. «Dagli esami fatti in Olanda è emerso che ancora non sono completamente guarito. Meglio prendermi una pausa e saltare Moldavia e Svezia».

Zero rischi Così dopo un primo consulto con i medici della nazionale olandese, di cui Steke si fida ciecamente, si è deciso di farlo tornare a Roma e risparmiarlo per le due gare di qualificazione, anche perché gli Oranje sono già qualificati per gli Europei. Così come, per la Roma, non avrebbe senso forzarne il ritorno con il gruppo: ci sono 10 giorni per preparare il derby, e il passato insegna che con i traumi cranici non ci si scherza. Successe a Mexes, nel novembre 2007 a Lisbona, e anche a Riise lo scorso anno a Cagliari: per un portiere, poi, l'aspetto psicologico è fondamentale.

Poca fortuna Anche perché Stekelenburg 301' complessivi in gare ufficiali deve ancora dimostrare il suo vero valore e ci tiene ad essere al 100% nel suo primo derby: in Europa League è stato sfortunato ma non ha entusiasmato, e ha pure sulla coscienza il gol nella partita di andata con lo Slovan Bratislava. In campionato, invece, ha fatto giusto in tempo a diventare l'ennesima vittima romanista di Daniele Conti e, a San Siro, a togliere il pallone a Lucio con un'uscita kamikaze ma tecnicamente impeccabile. Braccia, corpo e, purtroppo per lui, anche testa in avanti, colpita in pieno da Lucio, con successivi svenimenti, trauma cranico e cervicale, notte passata al Niguarda in osservazione e l'interregno di Lobont, che pure se l'è cavata discretamente.

Previsioni A primo impatto, la sua assenza contro l'Atalanta si era dipinta di mistero: Stekelenburg si era allenato per tutta la settimana, e sembrava pronto per giocare, per poi rispondere alla chiamata del c.t. Van Marwijk, considerato anche il suo attaccamento alla nazionale. Se non fosse che l'olandese, arrivato a Trigoria, ha comunicato a Luis Enrique che non se la sarebbe sentita di scendere in campo, scegliendo di allenarsi a parte con il preparatore Guido Nanni. Sarà proprio lui, nei prossimi giorni, a prendersi cura di Stekelenburg: Maarten può parare, fare tutti i movimenti in allenamento, ma fino alla fine di questa settimana non lavorerà con l'intensità dei compagni. Il rientro in gruppo è previsto per lunedì. Il tecnico non gli ha messo fretta e lo aspetta per l'inizio della prossima settimana. Non una qualunque