(Il Romanista - B. De Vecchi) - Sono ore decisive per Maarten Stekelenburg. «A breve inizieranno le trattative», si è limitato a dire ieri a Rete Sport il suo agente Robert Jansen.
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Stekelenburg, 48 ore per sapere
(Il Romanista – B. De Vecchi) – Sono ore decisive per Maarten Stekelenburg. «A breve inizieranno le trattative», si è limitato a dire ieri a Rete Sport il suo agente Robert Jansen.
In realtà, le trattative sono già iniziate. La Roma attende una risposta dall’Ajax. Sabatini non vorrebbe spendere più di 7 o 8 milioni. In fondo, Stekelenburg è in scadenza di contratto. Con Jansen c’è un’intesa di massima. Manca, appunto, solo il sì dei Lancieri, che fino a ieri continuavano a chiedere ben più del tetto massimo che la Roma si pone per il portiere: 10 milioni. Il termine che sarebbe stato posto all’Ajax per accettare dovrebbe scadere oggi, ma è ipotizzabile che Sabatini possa riprendere la trattativa direttamente ad Amsterdam, dove è atteso entro il weekend. Qualcuno dice che il ds potrebbe sbarcare in Olanda già venerdì. Luis Enrique lo ha chiesto espressamente. Stekelenburg se la cava molto bene con i piedi e quindi si adatta benissimo al gioco, fatto di fraseggi veloci, del nuovo allenatore giallorosso. L’impressione è che, al di là di come andrà a finire la trattativa con l’Ajax, la Roma si assicurerà un (primo) portiere o di nazionalità olandese, o proveniente comunque dall’Olanda.
C’è infatti un altro nome che viene accostato alla società giallorossa. E’ quello di Tim Krul. Ha 21 anni, difende i pali del Newcastle e lo scorso 4 giugno ha fatto il suo debutto pure tra quelli della nazionale olandese. Peraltro, contro un avversario non proprio sconosciuto: il Brasile. Per la cronaca, è finita 0-0 e Krul ha fatto un figurone. Un’altra alternativa a Stekelenburg è il portiere dell’AZ Alkmaar, Sergio Romero. Argentino, 24 anni, è stato convocato da Batista per la Coppa America che prenderà il via il primo luglio. Resta valida l’opzione Viviano. Certo, però, che adesso la strada è tutta in salita. Con il Bologna sarebbe stato possibile trovare un accordo sulla base di 5 o 6 milioni, più Curci e un prestito secco. Dopo l’errore alle buste del dg rossoblù, il cartellino è finito nelle mani dell’Inter. E mercanteggiare con i nerazzurri, ce lo insegna la storia recente, non è mai semplice. A Milano potrebbero chiedere non meno di 10 milioni per il secondo portiere della Nazionale. Se fosse così, a quel punto la Roma si concentrerebbe davvero unicamente su Stekelenburg. O su una alternativa dello stesso livello.
Presto o tardi, Sabatini dovrà anche risolvere il problema dei portieri in uscita. Al momento, ce ne sono addirittura sei nell’orbita della prima squadra. In ordine alfabetico: Curci, Doni, Julio Sergio, Lobont, Pena e Pigliacelli. Tra i due brasiliani, chi sta messo peggio è Doni. Prende 2.5 milioni l’anno. Una cifra assolutamente fuori budget per mezza Europa. ll Liverpool gli ha offerto meno di un milione e il portiere ha rifiutato sdegnato. Alternative? Per ora nessuna. E’ migliore invece la situazione di Julio Sergio. Se il Siena non dovesse retrocedere per “Scommessopoli”, l’ex miglior terzo portiere d’Europa potrebbe diventare bianconero. Curci potrebbe restare come secondo.
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