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Stek: «La Roma è proprio grande»

(Il Romanista – F.Paniccia) – «La Roma è davvero grande». La Capitale ha già conquistato Maarten Stekelenburg. Il portierone romanista ha fatto un bilancio dei suoi primi giorni in giallorosso in un’ intervista a Voetbal...

Redazione

(Il Romanista - F.Paniccia) - «La Roma è davvero grande». La Capitale ha già conquistato Maarten Stekelenburg. Il portierone romanista ha fatto un bilancio dei suoi primi giorni in giallorosso in un’ intervista a Voetbal international.

Alla domanda se si fosse abituato al fatto di non dover più difendere i pali dell’Ajax, Maarten ha risposto così: «A volte è ancora strano. Devo ammetterlo. Lo scorso fine settimana ero seduto nella mia stanza d’albergo a Roma, a guardare l’Ajax. Il trasferimento a Roma è forse il passo più importante della mia carriera. Ma non ho nostalgia di casa o altro. Dovrò aspettare settembre per l’arrivo di mia moglie Kim, mio figlio Sem, i nostri due cani. Per ora mi manca la mia famiglia e gli amici, ma così è come se stessi da tre settimane in vacanza. Non mi sono mai pentito di questa scelta. La Roma è davvero un grande club». E quando gli chiedono se la passione a Roma è grande, lui un po’ divertito e un po’ stupito risponde dicendo: «Qui non si può camminare tranquillamente per le strade! In olanda non era così, la Roma è un club di persone passionali ed è la squadra della città. Al campo di allenamento tutti i giorni ci sono almeno 300-400 persone che ci aspettano. E’ fantastico. Spero di aver fatto una buona impressione ai tifosi. Qui è tutto un altro mondo». La Roma, che ha tra le mani uno dei migliori portieri del mondo. Lui, per vestire il giallorosso ha lasciato andare tutte le altre offerte che gli si erano presentate: «Mi ha convinto subito il progetto, è nato per portare qualcosa di importante. Ho avuto molte possibilità di partire, sopratutto dopo l’eccellente mondiale che tutta la selezione olandese ha disputato, ma non mi sentivo pronto. La Roma è arrivata al momento giusto della mia carriera professionale e non ho potuto dire di no, non c’era un altro club dove volessi andare». Un ringraziamento lo deve anche alla squadra che lo ha consacrato e che gli ha dato tutte le basi per diventare grande. Tanto grande da farlo arrivare alla Roma. «Sono molto contento di essere andato via con la vittoria del titolo della Eredivise (il campionato olandese, ndr). Mi piacerebbe davvero che l’Ajax si laureasse campione quest’anno anche senza di me. In fin dei conti è sempre la squadra del mio cuore. E lo sarà per sempre. Ho anche dei rimpianti per quest’ultima stagione, perchè ho perso tante, troppe partite per infortunio. Basti pensare che l’ultima partita ufficiale con l’Ajax l’ho disputata il 10 marzo 2011 in occasione della fase a gironi della Champions contro lo Spartak di Mosca. Se dovessi tornare all’Ajax? Non ha importanza, adesso. Sono appena arrivato a Roma (ride, ndr). Non si sa mai, ma io ovviamente per adesso non ho mente di ritornare». Maarten ha ricevuto gli elogi di tutti, con i suoi 196 centimetri, tra i pali sembra un dio greco, ha personalità ed è entusiasta. L’Ajax pare già essere alle spalle e lui, che contro lo Slovan ha fatto comunque bene, è pronto a garantire una stagione con i fiocchi.