rassegna stampa roma

Spigolature da Riscone di Brunico

(Il Romanista) – L’Hotel Hinterhuber che ospita la Roma è un hotel Royal veramente, come recita la scritta che lo presenta. Aperto nel 1974 dalla famiglia che gli dà il nome, negli anni ha spesso ospitato squadre di calcio per i ritiri...

Redazione

(Il Romanista) - L’Hotel Hinterhuber che ospita la Roma è un hotel Royal veramente, come recita la scritta che lo presenta. Aperto nel 1974 dalla famiglia che gli dà il nome, negli anni ha spesso ospitato squadre di calcio per i ritiri estivi, ma non solo.

Splendido piramide di legno scuro che risalta sul bianco nel verde della Val Pusteria l’hotel Hinterhuber è stata la dimora preferita di Carlo Azeglio Ciampi, prima ancora diventasse presidente della Repubblica. È stato anche il rifugio del tenore Placido Domingo, di tutta la valanga azzurra di Thoeni quando travolgeva tutti. La famiglia Hinterhuber ha ospitato anche Sabrina Ferilli, la meravigliosa attrice romana simbolo della bellezza giallorossa, per girare un film che aveva come set proprio i legni di Brunico. Ma il ricordo più bello che hanno anche i proprietari dell’hotel è uno solo. È la Roma del 1983.

De la Peña ha chiesto una mountain bike

W la Roma. W i giocatori della Roma. W il nuovo allenatore e tutto il suo staff, ma viva anche tutti i ragazzi che già da due giorni stanno lavorando in questa splendida valle di montagna perché questo ritiro funzioni. Sicurezza, magazzinieri, autisti sono qua da oltre quarantotto ore e hanno fatto sì che all’arrivo della Magica tutto per magia fosse apposto. Trasporto dall’hotel Hinterhuber al campo e viceversa, tutto a puntino come chiesto da Trigoria, dalla casa madre e dai suoi padri, a cominciare dall’ultimo patriarca, Luis Enrique. L’asturiano, però, che ha già tanto caratterizzato questi giorni di raduno e questo arrivo in ritiro (come poteva essere altrimenti?) non ha dato indicazioni particolari sull’attrezzistica utile per gli allenamenti e per la palestra. Niente di particolare, ma sostanzialmente gli stessi strumenti degli anni passati. L’unica nuova indicazione è arrivata da Ivan De La Pena che ha chiesto e ottenuto in hotel la sua mountain bike.

Il benvenuto ce lo dà una maglia della Roma

La vedi appena arrivi a Riscone. Un raggio di sole in una giornata che di sole ne ha ben poco. È una maglia della Roma Anni 80. Rossa, col lupetto e la scritta Barilla sul davanti. È attaccata a una stampella, su un balconcino pieno di fiori lilla all’interno di una pensione dove, da 40 anni, vengono affittate le camere. Un tempo era il posto preferito delle coppiette in viaggio di nozze, oggi è un punto di ritrovo per i tifosi romanisti al seguito della squadra, in particolare famiglie con bambini. Ai proprietari l’hanno regalata i giocatori della Roma di Liedholm, del Barone, che qui venivano in ritiro a preparare stagioni indimenticabili per la nostra storia. Inutile dire che, essendo la prima cosa romanista che si vede a Riscone, la speranza è che possa essere di buon auspicio per far rivivere i sogni di quella Roma lì. La Roma campione. C’è chi giura che sia in grado di girarci tutta la Val Pusteria.

La divisione delle stanze Totti dorme da solo

I giovani in stanza insieme, i big in camere singole. E poi qualcuno in camera da solo ma magari non per molto. Perché nei prossimi giorni a Riscone si attende qualche nuovo arrivo, da Kameni a José Angel fino, naturalmente, a Bojan. E quindi alcuni giocatori, come Curci e Brighi (l’unico a scendere dal pullman col pc in spalla), dormono da soli in attesa di avere presto compagnia. Chi non si annoierà di certo sono i giovani, sistemati in stanza tripla: in una ci sono Caprari, Antei e Viviani, in un’altra Crescenzi, Bertolacci e il più piccolo della comitiva, il diciassettenne Verre. In coppia, invece, i brasiliani Cicinho e Juan, due ’87 Rosi e Menez, i due portieri Julio Sergio e Lobont, i centrocampisti Perrotta e Greco e la coppia ex Lecce Vucinic e Cassetti. Da soli ci sono Pizarro, Taddei, Pizarro, l’abbronzatissimo Borriello e, naturalmente, Totti e De Rossi.

Stasera c’è Joe Cocker È pronto l’"agguato"

Qualche tifoso romanista ha già in mente “l’agguato”. E le probabilità che ci riesca sono peraltro molto alte. Stasera in piazza a Brunico c’è il concerto di Joe Cocker e l’obiettivo è uno solo: farlo cantare con la sciarpa giallorosso al collo. L’organizzazione è già partita da tempo – e da Roma – ma i dettagli ancora non si conoscono. Per vedere se davvero il rocker alle 21 canterà e si colorerà di giallorosso non resta che aspettare. I tifosi, tempo permettendo (ieri è stato inclemente), lo andranno a vedere e soprattutto a sentire, convinti che, a fine concerto, lo sentiranno anche dire “Forza Roma”, lo stesso slogan pronunciato peraltro da DiBenedetto al suo primo sbarco nella Capitale. L’appuntamento, per chi oggi sarà a Brunico, è a piazza del Municipio alle ore 21. Prevendita dei biglietti presso tutte le librerie Athesia. Per info: 0471.927777.

Nell’albergo di Spalletti Lasciò una super mancia

Si chiama Hannes, ha poco meno di trent’anni e lavora come barista (anzi, come lui stesso ci tiene a specificare, come «addetto ai cocktail») nell’albergo Messnerwit, a pochi metri dall’hotel che ospita la Roma. Quando pensa alla squadra giallorossa gli viene in mente soltanto una cosa: «Spalletti». Gli viene comunicato che da tempo l’allenatore toscano non siede più sulla panchina della Roma e lui quasi si rabbuia. E spiega: «Una volta passò qui con il suo staff e noi stavamo preparando l’aperitivo con la musica a tutto volume. Lui si incuriosì ed entrò, offrì da bere a tutti e ci raccontò che allenava una squadra importantissima. Ma sa qual è la cosa che mi è piaciuta di più?». Qualche chicca su Francesco Totti, sulla bandiera, sul nostro numero 10? Una maglia della Roma? No. «La mancia che ci ha lasciato. Venti euro a persona ». Mica male.