rassegna stampa roma

Spettacolo nelle loro radio

(Il Romanista – B.Devecchi) Non tutti nelle radio laziali sono affetti dalla Rosicanza. C’è chi come Gianluca La Penna, su Radio Sei, riconosce per esempio i meriti di Totti: «Il balletto con Simplicio all’altezza del calcio...

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(Il Romanista - B.Devecchi)Non tutti nelle radio laziali sono affetti dalla Rosicanza. C’è chi come Gianluca La Penna, su Radio Sei, riconosce per esempio i meriti di Totti: «Il balletto con Simplicio all’altezza del calcio d’angolo? Se fa, è il gioco del pallone. Quello de Totti ce sta», dice testualmente La Penna.

Dal Messaggero, Vincenzo Cerracchio, ammette: «E’stato l’unico derby perso nettamente. Dobbiamo ricostruire, serve una squadra all’altezza di questa città». La Penna ce l’ha con Lotito per la “laser-protesta”: «Ma dai, ma che so’ ‘ste scusanti, non prendiamo in giro la gente. Ma di che cosa stiamo parlando, facciamo le persone serie. Andare in tv (Lotito, ndr) e parlare del laser è una grande stronzata». L’altro conduttore, Mauro Cedrone, gli dà ragione: «Il ricorso? Gettiamo ridicolo nel ridicolo».Cerracchio chiosa: «Dobbiamo ammettere questa sconfitta, punto e basta». Ecco, è meglio. Anche Furio Focolari a Radio Radio sposa la linea del fair play: «I laziali non sono stati professionisti».Quando pensi che allora la Rosicanza sia stata debellata, ci pensa Guido De Angelis a ricordarti come il traguardo sia lontano: «Il popolo laziale – dice - non meritava questa bruciante sconfitta. Caro Reja, mi dispiace dirtelo, ma non mi puoi dire in conferenza stampa che aspetti l’episodio, perché non te lo sai creare l’episodio. E vogliamo parlare del club? Designano Tagliavento, e tu società non dici nulla. Muslera ce l’ha sulla coscienza questo derby. Magari, però, secrei quattro o cinque palle gol, e segni, dopo nonti ricordi della papera di Muslera. L’istinto del tifoso è di mandare a quel paese Floccari, ma s’è mangiato l’unica palla gol».  De Angelis è incontenibile: «Il laser dimostra che non siamo manco furbi. Non ho mai visto un arbitro che non permette di far battere subito il calcio di punizione, consentendo a Totti e Simplicio di fare come gli pare. Radu perde la testa, ma chi l’ha provocato? Sono stati cinque minuti lì. Non puoi permettere a due giocatori di cincischiare. Il pensiero di Radu (di dare una testata a Simplicio, ndr) era di tutti i laziali. Quella cosa lì a livello internazionale non sarebbe accaduta,avrebbero ammonito subito Totti e Simplicio». De Angelis è convinto che, se la Lazio non ha battuto «la Juve del terzo millennio», è pure colpa di Lotito. Che non si fa sentire. «A livello di comunicazione, se non ci muoviamo ci sotterrano. Dobbiamo andare in quelle sedi dove la Lazio è scientificamente oscurata (???, ndr). Lotito che va lì (in tv, ndr) per il laser mi sembra una roba patetica. Tutti a dire della prova tv per Matuzalem ma perché nessuno la chiede per Totti(ma che dice?, ndr). Si sono divertiti, lì… (verissimo, ndr)». De Angelis ha una spalla decisamente inquieta. E’ Luigi Salomone del “Tempo”: «La direzione di Tagliavento è stata chirurgica. Sul gol di Totti ha messo la barriera a 15 metri e minacciava i laziali di ammonirli. A quel punto, non aveva più bisogno del laser... Questo derby, bisogna riconoscerlo, è la vittoria di Totti. Al 20’del secondo tempo si rende conto che finirà 0-0 e arma la caciara e nella caciara contano la personalità e l’arbitro. La punizione non c’era e sul rigore c’è un errore tecnico perché il fallo è da ultimo uomo e Tagliavento non espelle nessuno. Mi sono sentito veramente rappresentato da Ledesma. Ha avuto il coraggio di dire all’arbitro quello che aveva detto De Rossi nel primo tempo all’arbitro». E come ha fatto Salomone a capire cosa aveva detto Daniele? Facile: «Glielo si leggeva dal labiale…». Franco Recanatesi sintetizza: «Nel Palazzo c’è del marcio». Ma c’è pure nei giornali. «Mettono la foto di Totti e non quella della coreografia della Nord», accusa DeAngelis. Recanatesi lo corregge: «Le dodici foto di Totti».A Radio Incontro alternano momenti di lucidità («questi giocatori sono degli eunuchi», è il pensiero di un ascoltatore) a picchi gravi di Rosicanza: «Per pagare gli stipendi, la Roma va in giro col piattino», commentano. Durante “Te lo faccio vedere chi sono io!”, a Radio Sei, Francesco Troncarelli se la prende con Floccari: «E’ come il dato meteorologico di Santa Maria di Leuca. Non pervenuto». Un laziale interviene per dire che «la Lazio doveva ricusare Tagliavento»e poi per chiedere «se sia possibile che Beretta si sia dimesso qualche giorno prima del derby per andare a lavorare da Unicredit, proprietaria della Roma». Sgrat, sgrat, sgrat... Non sentite anche voi rosicchiare?