rassegna stampa roma

Società, oggi arrivano 40 milioni

(il Romanista – D.Galli) Oggi è il giorno. Lo è per tante cose. Lo è sicuramente per il Cda di Unicredit e per il futuro di Bruno Conti alla Roma. Il primo è certo, il secondo no.

Redazione

(il Romanista - D.Galli) Oggi è il giorno. Lo è per tante cose. Lo è sicuramente per il Cda di Unicredit e per il futuro di Bruno Conti alla Roma. Il primo è certo, il secondo no.

Oggi, il consiglio di amministrazione di Unicredit autorizzerà il maxi prestito all’As Roma. Come prevede l’intesa sottoscritta ad aprile a Boston con la cordata americana guidata da DiBenedetto, la banca accorderà un finanziamento di 30 milioni ad As Roma Spa. La società incasserà poi altri 10 milioni attraverso un vendor loan, un prestito pure questo, che le sarà concesso da Roma 2000. E quindi da Unicredit, che di fatto la controlla. È un passaggio fondamentale per il perfezionamento del contratto di vendita.

 

Lo step successivo saranno le firme sul contratto definitivo, fase che in gergo viene definita del closing, la chiusura del procedimento. C’è discordanza sui tempi. C’è chi ritiene che la cessione si possa completare intorno al 4 luglio e chi invece pensa che si possa arrivare anche a metà luglio.

È possibile che l’intera vicenda termini prima che la squadra parta per il ritiro di Riscone di Brunico. Vuole essere DiBenedetto a presentare alla stampa Luis Enrique. E vuole farlo da presidente dell’As Roma.

L’ORGANIGRAMMA Ma oggi è anche il giorno di Bruno Conti. Nella Roma è stato tutto: l’ala per eccellenza, il direttore tecnico, l’allenatore, il timoniere del settore giovanile. È stato, e lo sarà per sempre, la bandiera. Sabatini gli ha chiesto di restare a capo del vivaio giallorosso, ma dagli Allievi Fascia B in giù. Primavera e Allievi Nazionali passeranno sotto il controllo di Luis Enrique e dello stesso Sabatini. In serata darà la sua risposta. Fino a ieri non c’era alcuna certezza su un esito positivo della - definiamola così - trattativa. Anzi. C’è chi ha letto un messaggio preciso nell’articolo scritto ieri da Totti per il Corriere dello Sport. «Spero solo - questo è il passaggio chiave - che i valori espressi in questi anni da persone che hanno contribuito con il loro apporto professionale a mantenere la Roma nell’elìte del calcio italiano non sia azzerato. Soprattutto mi auguro che a chi è nato romanista e ha dato tanto a questa società gli sia sempre riconosciuto il rispetto che merita». Il primogenito Andrea è convinto che il padre accetterà. «Non è un pazzo, ci tiene alla Roma e alla fine non lascerà questa società», spiegava ieri a laroma24. it. Ha però rivelato l’amarezza di papà Bruno: «Si è preso un paio di giorni di riflessione per pensare alla proposta. Ha trovato esagerato di non doversi occupare più direttamente di Primavera e Allievi Nazionali. In fondo, in questi anni il suo lavoro è stato ottimo e spero che venga capito da chi di dovere ». Non è detto quindi che resti Conti, e non è detto che resti Pradè. L’ex ds, ieri, è stato chiaro: «Del mio futuro - ha commentato a vocegiallorossa.it - dobbiamo ancora parlare bene. Tra mercoledì (domani, ndr) e giovedì parlerò con Baldini. Se ci sono i presupposti bene, altrimenti le strade si divideranno». Appena venerdì Pradè aveva partecipato al meeting con gli altri dirigenti. Una riunione che segnava la nascita della propria Roma. Il nodo sono le deleghe operative. Pradè attende di capire come può continuare ad aiutare la società di cui, prima ancora che dirigente, è tifoso.