rassegna stampa roma

Società, americani al lavoro

(Corriere dello Sport – P.Torri) C’è un numero a in­dicare che qualcosa, intorno alla proprietà della Roma, sta per accadere.

Redazione

(Corriere dello Sport - P.Torri) C’è un numero a in­dicare che qualcosa, intorno alla proprietà della Roma, sta per accadere.

Il numero è il più 4,59 con cui ieri il ti­tolo giallorosso ha chiuso in Borsa, supportato da un mo­vimento cash superiore al milione e mezzo di euro. Al progetto acquisto della Ro­ma, oltreoceano hanno lavo­rato anche in questi primis­simi giorni del nuovo anno. Se non ci saranno intoppi, interni ed esterni, l’offerta vincolante sarà formulata entro una quindicina di gior­ni. Ieri sia Unicredit, proprie­taria del destino della Roma, che Banca Rothschild, advi­sor della situazione, hanno risposto con un classico no comment alle domande su una conferma a proposito delle voci di una cordata americana decisa a fare il passo decisivo per l’acquisto della società giallorossa. Semmai, a proposito di smentite, c’è da registrare quella, attraverso il « Wa­shington Post » , da parte Woody Johnson ( proprieta­rio dei New York Jets squa­dra di football americano) a proposito di un suo interes­samento per la Roma. C’è da dire, però, che il quotidiano statunitense, cita per la smentita voci vicine all’im­prenditore a stelle e strisce, quindi è lecito il dubbio. Ma al di là di questo, quello che rende nebulosa l’offerta del terzetto Johnson- Mara-Tisch è che se uno è proprie­tario dei Jets, gli altri lo so­no dei Giants. E’ un po’ co­me se la dottoressa Sensi e Lotito, in tandem, facessero un’offerta per acquistare il Siviglia. A naso, ci sembra poco probabile. In ogni caso siamo sempre più vicini a una risposta de­finitiva sul futuro della Ro­ma. Il termine fissato per la presentazione delle offerte è fine gennaio. Prima, tra l’al­tro, sono in agenda gli ap­puntamenti per la costituzio­ne della Newco ( oltretutto non decisiva per la vendita) e per la definitiva conclusio­ne dell’arbitrato nello studio del professor Ruperto.