(Il Messaggero - U.Trani) - E hanno in mano per quasi tutta la gara l’iniziativa. Possesso palla nella circostanza mai fine a se stesso: Osvaldo e Borini hanno diverse chance che soprattutto il primo avrebbe dovuto sfruttare meglio.
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Si vede la Roma punto di partenza
(Il Messaggero – U.Trani) – E hanno in mano per quasi tutta la gara l’iniziativa. Possesso palla nella circostanza mai fine a se stesso: Osvaldo e Borini hanno diverse chance che soprattutto il primo avrebbe dovuto sfruttare meglio.
Manca il gol, ma il gioco, seppur su un terreno scivoloso per la pioggia, si sta materializzando. E i fischi del pubblico ai nerazzurri, a fine gara, confermano che solo una squadra si è comportata con personalità e coraggio, capace pure di superare lo spavento per l’infortunio, dopo un quarto d’ora, a Stekelenburg, rimasto privo di sensi a terra dopo la brutta entrata di Lucio che lo ha colpito alla tempia. È solo la seconda partita del campionato, ma dalle scelte dei tecnici, entrambi ancora senza vittorie, sembra la sfida Rischiatutto. Prima degli interpreti, mettono in campo le loro certezze. Ma se Gasperini non ascolta né lo spogliatoio né i consigli del presidente Moratti, optando per il ritorno alla difesa a tre dopo il fallimento della linea a quattro mercoledì contro il Trazbonspor nel debutto in Champions, Luis Enrique va addirittura oltre.
La sua Roma è offensiva come mai si era visto prima. Solo due difensori all’inizio, il debuttante Kjaer, bravissimo, e l’ex nerazzurro Burdisso, l’unico insieme con Stekelenburg a essere stato sempre titolare nelle prime quattro partite ufficiali della stagione. Perrotta è il terzino destro, sul lato opposto finisce invece Taddei (sostituto dello squalificato José Angel) che però soffre e anche tanto Nagatomo. De Rossi, ottimo nell’interdizione, fa da schermo ai due centrali difensivi, gli intermedi sono il rientrante Pizarro, abbastanza lucido, e Pjanic, troppo altalenante e un po’ svogliato in copertura. Davanti Totti da trequartista a dialogare con Borini, l’attaccante più ispirato, e con Osvaldo che sta un po’ meglio. L’Inter, con il 3-5-2, arretra Sneijder a far gioco accanto a Cambiasso che sta attento a Totti. Nagatomo vola a destra, mentre Obi a sinistra non sfonda contro Perrotta. Zanetti attacca Pjanic e anche per questo Luis Enrique spesso chiede a Pizarro di cambiare la posizione con il bosniaco. Osvaldo ha subito l’occasione per il vantaggio, su verticalizzazione di De Rossi, ma calcia addosso a Julio Cesar, ignorando Borini e Totti soli davanti alla porta.
La Roma perde presto, al quindicesimo, Stekelenburg: brutta entrata di Lucio sull’uscita bassa dell’olandese, colpito all’altezza della tempia. Il portiere sviene, restando stordito per una ventina di minuti negli spogliatoi, e finisce in ospedale (Tac negativa e due punti di sutura), dove rimarrà in osservazione per 24 ore. Entra Lobont, preferito a Curci per la panchina (finora alternanza tra i due nel ruolo di vice Stekelenburg): il romeno fatica in due tempi su un missile centrale di Sneijder. Totti, dopo qualche errore in partenza, si accende. Da un suo corner, torre di Osvaldo e botta di destro di Borini per la respinta di Julio Sergio. Replica nerazzurra con Milito: Lobont ribatte con il corpo il tiro ravvicinato. Ancora Totti: carezza in area per Borini che al volo calcia sul fondo. Taddei, in area giallorossa, si perde invece Nagatomo, liberato da Sneijder: il giapponese, però, spara sopra la traversa. La Roma parte forte nella ripresa, con Osvaldo che spreca subito una grande chance su apertura di Totti. Il pubblico di San Siro, dopo aver difeso Gasperini e i giocatori e non la società, perde la pazienza e comincia a fischiare. Milito, prima di lasciare spazio a Zarate, di testa appoggia fuori. Anche Luis Enrique interviene: Gago per Pizarro. Esce anche Obi, in campo Jonathan. Dopo la mezz’ora, dentro Borriello per Borini e Muntari, contestato dai tifosi, per Forlan. Zarate è vivace, partendo a destra. Sneijder prima del recupero, su cross teso dell’ex laziale, ha sul destro e a pochi metri dalla porta il match-ball. Kjaer, sulla linea, salva, deviando in angolo. Lobont chiude ancora su Sneijder e la Roma fa il suo primo passo in classifica.
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