(Il Romanista - C.Zucchelli) Diciamo che Walter Sabatini non è stato molto contento della fuga di notizie su Nico Lopez.
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Sì, Nico Lopez sarà della Roma
(Il Romanista – C.Zucchelli) Diciamo che Walter Sabatini non è stato molto contento della fuga di notizie su Nico Lopez.
E diciamo anche che finché non c’è la firma sul contratto (che potrebbe/dovrebbe arrivare in settimana) un giocatore non può mai dirsi definitivamente preso. Fatte queste - doverose - premesse - si può dire che Nico Lopez, talento uruguaiano di diciott’anni, è davvero a un passo dalla Roma.
Insieme alla famiglia ha deciso di dire sì all’offerta del direttore sportivo della Roma già un mese fa, anche se i contatti erano avviati da tempo. Trequartista dai piedi buoni e senso del gol, in grado di giocare anche come seconda punta, ha raggiunto qualche giorno fa l’accordo con il Nacional Montevideo, la squadra in cui è cresciuto, per svincolarsi per un milione e mezzo di dollari.
La società sudamericana, che pure avrebbe voluto trattenerlo almeno un altro anno per poi venderlo a cifre maggiori, ha dovuto suo malgrado prendere atto della volontà del ragazzo e quindi lo ha liberato. A quel punto trovare l’accordo con la Roma è stato semplice e in settimana Lopez dovrebbe firmare un contratto di cinque anni. In teoria dovrebbe far parte subito della rosa di prima squadra (specie se dovessero partire sia Borriello che Okaka) ma non è escluso che possa fare qualche apparizione anche in Primavera, almeno per i primi mesi. Di sicuro il ragazzo si sente pronto e dimostra, almeno a livello calcistico, più dei 18 anni che ha compiuto un mese e cinque giorni fa. Mancino naturale come Lamela, 12 gol in 7 partite nel torneo giovanile “La Punta Cup”, perso in finale contro i brasiliani dell’Internacional, è stato il miglior giocatore del torneo chiuso da capocannoniere, succedendo tra l’altro a Luis Suarez del Liverpool.
Di lui, oltre alla capacità di vedere la porta, colpisce il fatto che per essere poco più che un adolescente abbia già tanto senso della posizione: si sa smarcare senza palla, detta i movimenti ai compagni e riesce a leggere in anticipo molte situazioni.
E’ soprannominato "Conejo", cioè coniglio, sia per i denti sporgenti sia per la capacità di essere rapido e, almeno in Sudamerica, praticamente immarcabile. Su di lui avevano messo gli occhi Udinese, Palermo e, soprattutto, la Fiorentina di Pantaleo Corvino, ma Sabatini, che conosce il mercato americano a memoria, è stato il più rapido di tutti. Convincendo soprattutto la famiglia dell’importanza e della serietà del progetto romanista. Un fattore questo, soprattutto quando si pensava che lo scontro col Nacional fosse inevitabile, che poi è risultato decisivo. Tanto che i Lopez sono già a Roma (insieme al procuratore Pablo Betancur) e pare che, pioggia a parte, siano entusiasti della scelta fatta.
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