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Shakhtar, quarta difesa d’Europa

(Il Romanista – G.Dell’Artri) Meno sette. Manca ancora una settimana alla sfida contro lo Shakhtar nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. La Roma ha da affrontare l’impegno di Lecce (venerdì alle 20.45) prima di...

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) Meno sette. Manca ancora una settimana alla sfida contro lo Shakhtar nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. La Roma ha da affrontare l’impegno di Lecce (venerdì alle 20.45) prima di poter pensare all’Europa.

Ma la mente alla trasferta in Ucraina la fa andare una statistica riportata dal sito dell’Uefa che, di fatto, spiega come, per passare il turno, i giallorossi siano obbligati a fare un vero e proprio miracolo. Sì,un’impresa memorabile, perché lo Shakhtar magari non ha il blasone di Real Madrid o Manchester, ma ha una difesa granitica. Secondo quanto riporta l’Uefa, infatti, al comando nella speciale classifica delle squadre meno battute ci sono i moldavi dello Sheriff seguiti dai serbi del Vojvodina. Al terzo posto c’è il Porto, ma al quarto ecco comparire lo Shakhtar con sole sette reti subite in campionato in 19 partite, alla media di 0,37 gol subiti per ogni match. Ok, si potrebbe replicare che il campionato ucraino (che sta per riprendere) non vanta tante squadre di buon livello, ma questo non toglie che i prossimi avversari della formazione di Montella siano diventati col tempo una squadra di livello assoluto. A spiegare meglio quanto titanica sarà l’impresa di vincere in casa della formazione nero-arancio con due gol di scarto, arriva un altro dato, quello della imbattibilità casalinga in Europa dello Shakhtar. Non in Ucraina, dunque, ma a livello continentale con avversarie tutte di grande livello. Bene,la formazione di Mircea Lucescu ha strappato almeno un punto nelle ultime 11 partite, ein 8 di queste occasioni si è portata viai tre punti. Insomma, che lo Shakhtar sia un osso duro lo dicono i numeri. Anche quelli di questa edizione di Champions, nella quale gli ucraini hanno vinto tutte le partite interne della fase a gironi (1-0 col Partizan, 2-1 con l’Arsenal, 2-0 contro il Braga). Come se non bastasse, la storia dice pure che i nostri avversari si sono sempre qualificati nelle cinque occasioni in cui hanno vinto la prima partita in trasferta. Dalla parte della Roma ci sono però due aspetti. Intanto i gol realizzati all’andata, segno che i giallorossi sono in grado di segnare a chiunque e che, nello specifico, sono già stati in grado di fare due reti come quelle che come minimo servirebbero per andare avanti. E poi c’è la forma non invidiabile dello Shakhtar, che pure all’andata è stata camuffata dal momento no della Roma. Gli uomini di Lucescu, che stanno tentando di trovare la forma migliore a suon di amichevoli, non possono essere al top dopo la lunga sosta invernale. Sabato la squadra è tornata in Ucraina dopo l’ennesima tournée, stavolta in Turchia. Ieri, dopo un giorno di riposo, hanno ricominciato gli allenamenti in vista della partita di giovedì contro il Sevastopol, ultimo vero test prima della Champions. Quanto basta per capire quanto dovrà essere grande l’impresa della settimana prossima.