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(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – MARCO BORRIELLO Dopo il pasticcio europeo ora è l’ingaggio a bloccarlo Marco Borriello non è contento.

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) - MARCO BORRIELLODopo il pasticcio europeo ora è l’ingaggio a bloccarlo Marco Borriello non è contento.

Non può esserlo, perché fino a un anno fa era uno dei centravanti più completi e ambiti del panorama nazionale e non solo. Nel giro azzurro, capace di tenere a galla la Roma nella prima fase della scorsa stagione, quando i suoi gol hanno salvato la baracca in più di qualche occasione. Poi, con l’arrivo di Montella in panchina al posto di Ranieri, la parabola di Borriello si è fatta discendente. Totti centravanti ha significato panchina per l’ex Milan. Quest’anno poi, c’è stata la rivoluzione giallorossa, e Marco è stato anche al centro di un piccolo caso di mercato, non per colpa sua: Luis Enrique lo ha utilizzato il 18 agosto a Bratislava, in Europa League. Qualche ora dopo, a dieci giorni dalla chiusura della finestra di mercato, la Roma ha manifestato la volontà di cederlo. Tutto troppo in fretta, Borriello è rimasto a Trigoria. Il vero problema, quando si parla di addio, è che Borriello ha un contratto da tre milioni annui più premi fino al 2015.

 

RODRIGO TADDEI Lucho lo vede esterno basso Il futuro è lontano da Trigoria Una sola partita.

Rodrigo Taddei ha giocato per tutti i novanta minuti la sfida di Milano, a San Siro con l’Inter, lo scorso 17 settembre. La curiosità è rappresentata dal ruolo: Luis Enrique lo ha schierato esterno sinistro basso. Una posizione che per facilità di corsa e tenuta atletica, Taddei potrebbe coprire con discreta sicurezza. E infatti nello 0-0 con l’Inter non sfigurò. Il problema semmai è che il brasiliano rischia seriamente di stare a guardare per gran parte della stagione. La Roma ha puntato su Josè Angel e darà fiducia al giovane spagnolo. Da giocare inoltre, c’è solo il campionato, quindi le occasioni non saranno poi così tante (e infatti a Milano Josè Angel era squalificato dopo il cartellino rosso rimediato con il Cagliari). Anche nel caso di Taddei c’è un contratto che potrebbe rendere difficile un’eventuale cessione: il brasiliano guadagna 1,5 milioni di euro l’anno fino al 2014. Però se il cartellino fosse gratis qualche altro club potrebbe pensarci.

CICINHONon fa parte del progetto A gennaio l’addio anticipato?

E pensare che a giudicare dalle prime parole di Luis Enrique e dalle prime uscite stagionali, il titolare sulla corsia destra sembrava dover essere proprio lui. Cicinho però non è riuscito a tenere alto il livello di rendimento. Un infortunio lo ha bloccato nel momento in cui avrebbe dovuto spiccare il volo. Non solo: un paio di allenamenti svolti senza il massimo dell’impegno sono stati visti dallo staff tecnico come una mancata risposta. Luis Enrique e i suoi, ormai si è capito, puntano molto sul lavoro settimanale nella scelta della formazione. Già due esperienze in prestito all’interno della sua parentesi romanista, una in Brasile al San Paolo e l’altra, lo scorso anno, in Spagna al Villarreal. Il contratto del piccolo esterno brasiliano è in scadenza. Le strade sono due e comunque prevedono la separazione in entrambi i casi: il rapporto tra Cicinho e la Roma, anche per motivi anagrafici, si chiuderà nel 2012, a gennaio o al più tardi a giugno.

MARCO CASSETTIE’ considerato un centrale Il divorzio a fine stagione

Alla sua sesta stagione giallorossa, Marco Cassetti sta incontrando tanti problemi. Che non dipendono da lui, va detto subito, ma che in una valutazione generale non possono mai e poi mai essere messi in secondo piano. In campionato Cassetti ha giocato appena 53 minuti, tutti domenica scorsa nel derby, quando ha sostituito l’infortunato Rosi. Poco davvero per un giocatore che comunque fa parte del gruppo storico della Roma. Luis Enrique lo considera più centrale che esterno e, chiaramente, con Burdisso, Heinze, Kjaer e Juan, gli spazi lì in mezzo sono veramente ridotti. Anche in questi giorni, con tanti infortuni che stanno bloccando i protagonisti giallorossi, Cassetti non è sicuro di essere tenuto in grande considerazione. Domenica con il Palermo ci sarà un altro esame: senza Rosi la casella di esterno destro basso è libera, Cassetti potrebbe giocare. Ma Luis Enrique potrebbe optare anche per altre soluzioni. Cassetti ha il contratto in scadenza: difficilmente verrà rinnovato.

LEANDRO GRECOE’ in scadenza e finora non ha giocato un minuto

In campionato non ha ancora mai giocato neache un minuto. E pensare che l’anno scorso Leandro Greco era riuscito finalmente a dimostrare il suo valore anche a Roma, nella sua squadra. Cresciuto nel vivaio giallorosso, il mancino da cinque anni è sempre stato mandato a giocare altrove. Le esperienze di Verona, Pisa e Piacenza gli sono servite per diventare uomo e capire che il calcio funziona in un certo modo. E infatti, dopo le buone prestazioni della passata stagione, in cui si è fatto apprezzare da gran parte dei tifosi della Roma, perché in possesso di buone doti sia tecniche che fisiche, quest’anno è di nuovo ai margini. Colpa di qualche infortunio e di scelte che dopo l’arrivo di Pjanic e Gago non sono mai ricadute su di lui. Greco ha il contratto in scadenza e a 25 anni può trovare tante squadre disposte ad offrirgli una maglia da titolare. Con il tempo club e giocatore valuteranno al situazione, ma gennaio si avvicina e Greco, come è normale, vorrebbe giocare un po’.

STEFANO OKAKASe non sarà gennaio, l’addio si concretizzerà a giugno

Alzi la mano chi sa che fine ha fatto Stefano Okaka. No, per lui non c’è stato posto nella nuova Roma fino dall’inizio della stagione. Il giovane attaccante cresciuto a Trigoria non è riuscito a ritagliarsi lo spazio che in tanti gli avevano pronosticato quando, uscito dalla Primavera, si affacciava in prima squadra. Modena, Brescia, Fulham e Bari sono state le esperienze vissute da Okaka, sempre in prestito, lontano da Roma. In attesa, e con la speranza, che un giorno potesse rappresentare uno di quei gioielli tirati su in casa. Soltanto due lampi quest’anno, a fine agosto. Luis Enrique, quando però a Trigoria non erano arrivati né Osvaldo né Borini, lo ha mandato in campo nella doppia sfida di play off di Europa League, titolare a Bratislava (sostituito nel finale da Borriello), subentrato a Totti all’Olimpico negli ultimi quindici minuti. Il contratto di Okaka scade a fine stagione: non sarà rinnovato anche per precisa scelta del giocatore, convinto che con il cartellino in mano troverà una buona sistemazione da qualche altra parte.