rassegna stampa roma

Sei anni dopo è l’ora di Baldini

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – Dopo undici minuti Ashley Young: gol. Altri venti minuti ed è tocca­to a Darren Bent: 2-0. E’ fatta. L’Inghil­terra di Capello conduce con due reti di vantaggio in Montenegro, la...

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) - Dopo undici minuti Ashley Young: gol. Altri venti minuti ed è tocca­to a Darren Bent: 2-0. E’ fatta. L’Inghil­terra di Capello conduce con due reti di vantaggio in Montenegro, la pratica-qua­lificazione al prossimo Europeo è chiusa.

 Poi il Montenegro ha uno scatto d’orgo­glio e nel recupero riesce a trovare il pa­reggio, ma poco conta. Un punto serviva e un punto è arrivato. E allora? E allora è arrivata la famosa metà del mese di ottobre, quella da mesi indicata buona per l’arrivo di Franco Baldini a Roma. Il prossimo direttore generale giallorosso non ha più pensieri legati al vec­chio incarico di general manager della nazionale dei tre leoni. Potrà comin­ciare a lavorare in prima persona per il suo nuovo, vecchio club.

PARTECIPAZIONE - Che poi Baldini ha sempre seguito le vicende di partenza del nuovo progetto- Roma. E’ stato lui infatti la prima scelta del nuovo corso americano, scelto proprio dal nuovo presidente giallorosso DiBenedetto. E Baldini in effetti è una scelta che significa garanzia. A livello eu­ropeo è uno dei migliori dirigenti di cal­cio: a dirlo non siamo noi ma i risultati ot­tenuti, che ovunque sia stato parlano di successi, specie da quando tra la fine del secolo scorso e l’inizio di questo è arriva­to l’incontro con Fabio Capello. Proprio a Roma, con la vittoria del terzo scudetto della storia giallorossa, partì la collabo­razione tra i due. Poi la crisi, con la scel­ta del tecnico di Pieris di passare alla Ju­ventus, prima della nuova pace con gli an­ni del Real e altri successi. L’Inghilterra che ha scelto l’accoppiata è stata il trion­fo professionale per entrambi. Ora, come detto, per Baldini è di nuovo tempo di Ro­ma. Probabilmente però non rientrerà per il derby ma soltanto qualche giorno dopo. Domenica 23 ottobre c’è Roma-Pa­lermo, mercoledì 26 Genoa-Roma: in una di queste due partite ci sarà il debutto uf­ficiale per il nuovo dg giallorosso.

STADIO - Proseguono intanto le vicende del nuovo stadio di proprietà che la Roma americana ha messo al pri­mo punto in agenda nel pia­no di sviluppo del club. Va detto che il terreno di Tor di Valle, già visitato dalla nuova proprietà della Ro­ma, come collocazione del­l’impianto, è sempre un’ipotesi più che valida. Il proprietario è Luca Parna­si, che in futuro potrebbe essere interessato anche ad un ingresso nella Roma, magari rilevando una quota dal 40% in mano ad Unicre­dit. E in questo senso uno studio profes­sionale, incaricato dalla “Tor di Valle Ci­ty Sport srl” dovrebbe aver depositato in Comune, oltretutto già da molto tempo, un progetto per il terreno dell'ippodromo: 45.000 posti, hotel, uffici, centro congres­si e parcheggi a fronte di una spesa di 127,5 milioni di euro. I rumors parlano però di un’entrata in scena di Caltagirone e del suo terreno di Tor Vergata. Gli inte­ressi in ballo sono tanti, l’unica certezza è che se ne vedranno delle belle.