(Il Messaggero - D.Magliocchetti) Un battesimo di fuoco per Giuseppe Sculli. Pochi hanno avuto la possibilità di cominciare l’avventura nella Lazio in un derby.
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Sculli rivede giallorosso «Vi ho già fatto due gol…»
(Il Messaggero – D.Magliocchetti) Un battesimo di fuoco per Giuseppe Sculli. Pochi hanno avuto la possibilità di cominciare l’avventura nella Lazio in un derby.
Un vero privilegiato per certi versi. Lui, però, è tutt’altro che emozionato anzi, tramite web con Lazio Style Radio, dove si presenta ufficialmente ai tifosi, quasi si propone a mister Reja: «Sono pronto anche per giocarlo dal primo minuto, anche perché qui c’è un’atmosfera fantastica e vorrei far vedere alla gente e alle persone che mi hanno voluto qui quanto già ci tengo a fare bene con questa gloriosa maglia. E poi ci sono due cose: non sono mai andato a segno in un derby e il mio primo gol in serie A l’ho fatto proprio alla Roma quando giocavo a Modena (stagione 2002-03 ndr)». E fin qui non poteva sicuramente presentarsi meglio il neo biancoceleste. Giuseppe Sculli, arrivato alla Lazio in comproprietà e firmando un contratto fino al 2015, è atterrato ieri mattina a Fiumicino. La sua comproprietà iniziale è stata simbolicamente valutata 1.500 euro, la cifra che Lotito verserà a Preziosi.
A prenderlo è andato direttamente il ds Igli Tare che l’ha portato a Formello. Lì ha incontrato e parlato un po’ con Edy Reja, dopodiché, prima di pranzo, le visite mediche alla Paideia e dopo un’ora di nuovo al centro sportivo di Formello per il primo allenamento. Un piacevole tour de force. «E’ stata una bella emozione, anche perché ho rivisto amici come Floccari e Biava che giocavano con me a Genova, ma pure ragazzi che conoscono bene come Brocchi e Rocchi. Mi sono subito reso conto che qui c’è un gruppo eccezionale e non manca niente per continuare a fare ancora bene. La Lazio sta facendo un grandissimo campionato. Qui ci sono calciatori incredibili come Hernanes e Zarate. Insomma, meglio non potevo capitare per questo sono felice». Curioso che l’estate scorsa è stato a un passo dall’Inter e che, prima della Lazio, sulle sue tracce qualche settimana fa c’era la Roma, la squadra che affronterà questa sera: «Si ci sono stati dei contatti, ma sono contento alla fine di essere arrivato qui, anche perché sia Reja che il presidente Lotito mi hanno fatto sentire parte integrante di un progetto».
Sculli parla di sé e delle sue caratteristiche: «Mi piace dedicarmi completamente alla squadra, in campo dò tutto. Un po’ come fa Rooney, il mio mito. Non fa differenza per me giocare a destra o sinistra ma anche al centro dell’attacco. Sono uno a cui piace attaccare, vero, ma so bene pure che c’è la fase difensiva». L’ex genoano è un vero jolly in avanti, ma può essere utile anche in porta: «Si è vero. Col Genoa, quando affrontavamo il Modena, negli ultimi cinque minuti mi sono messo in porta. Alla fine abbiamo perso lo stesso, ma almeno non ho subito gol mentre c’ero io». Il numero di maglia sarà il 77 ed lui stesso a spiegarlo: «Sono legato al 14, ma non per Crujiff, che è stato un grandissimo, ma solo perché mi porta fortuna. Qui ce l’ha Garrido, quindi ho preso i due numeri che sommati fanno quattordici».
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