(Corriere dello Sport-A.Maglie/E.Pinna) Fu illecito sportivo. Non usa giri di parole il procuratore federale, Stefano Palazzi: se le telefonate spuntate dagli anfratti del processo di Napoli in seguito all’attivismo dei legali di Luciano Moggi avessero fatto parte della documentazione raccolta nel 2006,
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Scudetto 2006: “Inter fu illecito”
(Corriere dello Sport-A.Maglie/E.Pinna) Fu illecito sportivo. Non usa giri di parole il procuratore federale, Stefano Palazzi: se le telefonate spuntate dagli anfratti del processo di Napoli in seguito all’attivismo dei legali di Luciano...
sarebbe stata richiesta la retrocessione in B dell’Inter, la squalifica di Giacinto Facchetti e di Massimo Moratti per cinque anni con proposta di radiazione. Ma queste sarebbero state le richieste del procuratore, le stesse avanzate nei confronti di Fiorentina ( soprattutto) e Lazio «declassate» dagli organi giudicanti tanto è vero che le due società rimasero in A seppur penalizzate. In realtà non accadrà nulla in quanto è scattata la prescrizione. Insomma, i tempi per perseguire e sanzionare i reati sono inesorabilmente trascorsi. La « macchia » sull’Inter è evidente. Una macchia che può anche essere rimossa e la strada indicata da Palazzi è semplice: « I diretti interessati potranno formulare le più opportune istanze, previa rinuncia ai termini della prescrizione» . Una strada che Moratti non seguirà: lo ha ribadito nel comunicato di venerdì scorso. OMOGENEITA’ -La valutazione di Palazzi si basa su un concetto molto semplice: l’omogeneità. I comportamenti emersi dalle telefonate arrivate da Napoli sono in linea con quelli emersi nel corso della prima tranche dell’indagine di Beatrice e Narducci. L’obiettivo identico:« condizionare il settore arbitrale»per ottenere dei benefici. Nel mirino di Palazzi, soprattutto Facdichetti, l’uomo che avrebbe posto in essere comportamenti finalizzati alla realizzazione dell’illecito. Massimo Moratti, all’epoca «patron» del club avendo lasciato al Capitano della Grande Inter il ruolo di presidente, non poteva non sapere. E dalle motivazioni sembra emergere una certa assonanza tra la posizione dell’Inter e quella della Fiorentina. Racconta il procuratore:«L’attuale presidente ha, infatti, dichiarato in sede di audizione che, alla luce di molteplici episodi negativi che si erano a suo avviso ripetuti nel corso del tempo in danno della squadra, era venuta meno la fiducia che i problemi avvertiti si sarebbero potuti risolvere in ambito istituzionale » .Insomma, una risposta difensiva, ancorché illecita.INDAGINE -La parte finale della relazione (settantadue pagine) è dedicata al ricorso presentato dalla Juventus per ottenere la revoca dello scudetto del 2006, assegnato cinque anni fa dal commissario straordinario Guido Rossi, alla società nerazzurra. Palazzi ci tiene a sottolineare che queste decisioni sono frutto di una indagine avviata ben prima del ricorso bianconero, non appena quelle telefonate sono venute fuori, tanto è vero che nel procedimento finiscono anche Campedelli del Chievo, Spinelli del Livorno, Corsi dell’Empoli, Cellino del Cagliari. Ma, come spiega nelle pagine finali il procuratore, l’Inter« risulta essere l’unica società nei cui confronti possano, in ipotesi, derivare concrete conseguenze sul piano sportivo». Non è una sentenza ma, in qualche maniera, a una sentenzasomiglia.
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