(Il Romanista) - Ma dov’è finito lo stile Juve? Nel giorno in cui il calcio italiano, la Figc in testa, ricorda Giacinto Facchetti, la Vecchia Signora ricorre al Tar per contestare l’attribuzione dello scudetto 2006 all’Inter. Complimenti.
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Scudetto 2006, Juventus contro la Figc
(Il Romanista) – Ma dov’è finito lo stile Juve? Nel giorno in cui il calcio italiano, la Figc in testa, ricorda Giacinto Facchetti, la Vecchia Signora ricorre al Tar per contestare l’attribuzione dello scudetto 2006 all’Inter....
«È diritto della Juventus portare avanti la sua battaglia nei modi e nei tempi che preferisce, ma sarebbe stato opportuno che ciò avvenisse in una giornata diversa da questa che è di festa», ha commentato il presidente federale Abete. La società bianconera chiede centinaia di milioni di euro per l’assegnazione all’Inter dello scudetto 2005/2006 e poi per la mancata revoca di quella decisione, cinque anni dopo. Secondo la società bianconera, la Figc ha usato due pesi e due misure con Juve e Inter. In una nota vengono denunciate la «mancanza di parità di trattamento» nei procedimenti e «le illecite condotte che l’hanno generata». Massimo Moratti a Telelombardia ha definito la richiesta «ridicola» e ha aggiunto che restituire lo scudetto «non gli passa neanche per la testa».
La Juventus era stata citata in giudizio, nel processo penale a Calciopoli, come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva. Il collegio presieduto dal giudice Teresa Casoria ha stabilito invece l’estraneità del club bianconero ai fatti che hanno portato alla condanna, tra gli altri dell’ex dg Moggi, condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione. Ma come è possibile che il club non sapesse nulla di quello che stava combinando il suo numero uno operativo? Il presidente Abete, solitamente molto attento a dosare le parole, ha censurato stavolta il ricorso bianconero: «Ognuno ha il suo stile e la sua coerenza. La Figc prende atto serenamente perché ha la coscienza di operare nel rispetto dei ruoli e delle norme, con grande considerazione per tutti i protagonisti di queste vicende che datano dal 2006 e che purtroppo dureranno diversi anni».
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