rassegna stampa roma

Scivolone Roma strada già in salita

(Corriere dello Sport – G.D’ubaldo) – Sotto gli oc­chi del prossimo presidente Thomas DiBenedetto e di tutto lo stato maggiore della nuova società, la Roma ha rimediato la prima delusio­ne stagionale, sconfitta nel finale...

Redazione

(Corriere dello Sport - G.D'ubaldo) - Sotto gli oc­chi del prossimo presidente Thomas DiBenedetto e di tutto lo stato maggiore della nuova società, la Roma ha rimediato la prima delusio­ne stagionale, sconfitta nel finale dallo Slovan Bratisla­va, mediocre avversario che capitalizzando al massimo l’unico tiro in porta pregiu­dica l’accesso alla fase a gi­roni dell’Europa League della squadra giallorossa.

Faranno discutere le scelte di Luis Enrique, che ha sor­preso tutti portando in pan­china Totti e Borriello e pre­ferendo Simplicio a Perrot­ta.

SCELTE - La rinuncia al capi­tano è stata una scelta tecni­ca, perchè il problema mu­scolare alla coscia era stato superato e il numero dieci aveva dato la sua disponibi­lità. Una scelta che a caldo, nel dopo partita, il tecnico ha reputato la più giusta. Ma Totti e Borriello, entrati nel finale quando la squadra era stanca, avrebbero potuto da­re più consistenza a un at­tacco che durante tutto il precampionato ha segnato con il contagocce. Al centro lo spagnolo ha schierato Bo­jan e il giovanissimo Capra­ri a sinistra, con Okaka, escluso come Simplicio dal ritiro precampionato, rispol­verato e promosso titolare largo a destra. Viviani ha co­mandato le operazioni, re­trocedendo spesso sulla li­nea dei difensori, ma senza la necessaria autorità. La Roma ha imposto il gioco con il possesso palla, la­sciando agli slovacchi solo la possibilità di agire in contro­piede. Burdisso ha chiuso tutti i varchi in difesa. Weiss ha lasciato Sebo davanti da solo, con Milinkovic pronto ad assisterlo in fase offensi­va. Luis Enrique, al debutto ufficiale sulla panchina del­la Roma, ha seguito quasi tutta la partita in piedi da­vanti alla panchina e si è sgolato spesso quando le co­se in campo non andavano come avrebbe voluto.

CRONACA - Nel primo tempo la Roma non ha sfruttato il maggior possesso palla esercitato a causa di una evidente fragilità in attacco. Se ne è accorto il tecnico spagnolo e prima dell’inter­vallo ha spostato Okaka nel ruolo di prima punta, con Bojan largo a destra. Il gio­vane spagnolo ha fatto fatica a rendersi pericoloso, re­stando troppo spesso lonta­no dalla porta. Stekelenburg non è mai stato impegnato per tutti i quarantacinque minuti. Weiss ha provato a mettere in trappola la Ro­ma, come fece con la bislac­ca Nazionale di Lippi in Su­dafrica. Ha lasciato alla squadra giallorossa il palli­no del gioco e ha aspettato l’errore degli avversari per riversarsi dalle parti di Ste­kelenburg. Ma rispetto alle prime uscite stagionali la di­fesa giallorossa ha commes­so un solo errore fatale e il centrocampo ha offerto un’apprezzabile copertura. Nel complesso la Roma ha dimostrato di avere un’idea di gioco acora fragile, e an­cora non riesce a sviluppar­la come vorrebbe Luis Enri­que. La prima azione impor­tante della Roma è nata al 20' da un cross di Cicinho, al quale Luis Enrique all’inizio ha rimproverato di spinge­re poco, ma la conclusione di Caprari è stata da dimen­ticare. Alla mezz’ora il cross di Caprari ha trovato Okaka impreparato. Poco dopo la conclusione di Bojan da fuo­ri area si è spenta di poco sul fondo. Nel secondo tempo al 6' c’è stato il primo pericolo per la porta di Stekelenburg. Il tiro di Kladrubsky è stato devia­to di poco sulla traversa dal­l’onnipresente Burdisso. E’ stato sempre l’argentino ad andare anche vicino al gol con un colpo di testa su cross di Cicinho deviato da un difensore slovacco. Ma le iniziative dello Slovan sono state più frequenti nella ri­presa e hanno creato qual­che apprensione alla difesa giallorossa, mentre sull’al­tro fronte Bojan ha conti­nuato a latitare. Quasi sfidu­ciato, fuori dal gioco, solleci­tato spesso da Luis Enrique. Tutta la squadra ha accusa­to una flessione fisica, ma la Roma ha avuto un sussulto al 23' quando Caprari, pe­scato da Simplicio sul filo del fuorigioco, ha colpito il palo tutto solo davanti a Put­nocky.

RIMEDI - Luis Enrique ha ca­pito che per cercare di vin­cere c’era bisogno di dare più peso all’attacco, così nel giro di quattro minuti ha in­serito prima Totti e poi Bor­riello. Ma non ha avuto ne­anche il tempo di ridisegna­re la squadra e lo Slovan è passato a sorpresa in van­taggio. Al 35' su calcio d’an­golo Dobrotka ha schiaccia­to di testa anticipando Jose Angel e Borriello e Stekelen­burg non è riuscito ad arri­varci, nell’unica conclusione nello specchio della porta dello Slovan. Tra una setti­mana all’Olimpico ci vorrà un’altra Roma per garantir­si l’Europa.