(Il Messaggero - S.Carina) «Il portiere è un problema che ci stiamo ponendo e certamente ne prenderemo uno, ma non faccio il nome.
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Scelto il portiere: Stekelenburg. Rolando, conferme e smentite
(Il Messaggero – S.Carina) «Il portiere è un problema che ci stiamo ponendo e certamente ne prenderemo uno, ma non faccio il nome.
E poi vedremo chi tra quelli in organico resterà in rosa, come dodicesimo o addirittura a fare il terzo». Venerdì Walter Sabatini ha liquidato con queste parole la questione numero uno. Se Lobont rimarrà come dodicesimo (o come terzo), da quanto si evince quella del portiere viene considerata una priorità a Trigoria: una scelta da non sbagliare.
Di estremi difensori in questi mesi ne sono stati offerti diversi: Frey, Marchetti e Storari, sono solo alcuni di una lunga lista. Ci sono poi quelli come Buffon, Sergio Romero e Viviano, sui quali si è chiesta più di qualche informazione. Altri ancora, leggi Diego Alves (brasiliano con passaporto italiano che Sabatini voleva portare già alla Lazio quando militava ancora nell’Atletico Mineiro), sono invece svaniti prima che si riuscisse ad intavolare una trattativa con il club di appartenenza (l’Almeria lo ha ceduto per 10 milioni al Valencia una decina di giorni fa).
Sabatini, però, non si è scomposto. Come sta accadendo per il mediano Fernando del Porto, monitora la situazione, pronto a farsi avanti nel momento giusto. Per ora sono due i portieri che gli piacciono: il primo è Maarten Stekelenburg, nazionale olandese e numero uno dell’Ajax. L’altro, che parte qualche gradino più sotto nell’indice di gradimento (sia per la giovane età, 22 anni, che per il fatto di non possedere lo status di comunitario) è il numero uno del Nizza, il colombiano David Ospina.
Stekelenburg rappresenta l’identikit ideale per la nuova Roma: ha esperienza (ha 29 anni da compiere, l’età migliore per un portiere) dominatore dell’area (è alto 197 centimetri), affidabile, con un buon palmares alle spalle (2 scudetti olandesi, 3 coppe nazionali e 4 supercoppe, finalista nell’ultimo Mondiale in Sudafrica) e sembra essere pronto a lasciare il club di appartenenza. E’ infatti un prodotto del vivaio dell’Ajax: ci gioca da quando aveva 15 anni ed è stato prelevato dallo Zandvoort ‘75. A lui nelle settimane passate si era interessato il Manchester United che ha poi virato su De Gea. Qualche sondaggio lo ha fatto anche il Tottenham. Costo del cartellino? Intorno ai 12 milioni. L’altro portiere, Ospina, a ottobre ha dichiarato come gli sarebbe piaciuto «provare un’esperienza in campionati più impegnativi».
Il Nizza gli ha fatto rinnovare il contratto (in scadenza fra 20 giorni) sino al 2012 con il chiaro intento di venderlo, anche se non possedere il passaporto comunitario lo penalizza. Curiosità: il colombiano ha il cognato, James Rodriguez, che gioca nel Porto. Club dal quale la Roma sta monitorando da vicino sia Fernando che Rolando. Sul difensore – secondo il quotidiano A Bola – l’accordo sarebbe addirittura molto vicino. Ipotesi smentita dall’agente Tirri che ha il mandato del club lusitano per l’Italia. Di certo c’è il fatto che il difensore piace ma non alle cifre che sono trapelate in questi giorni (12 milioni). Anche perché Sabatini lo voleva portare in Italia già ai tempi della sua esperienza alla Lazio, quando Rolando ancora militava nel Belenenses e costava poco meno di 500mila euro. L’accordo sembrava ad un passo ma poi il club di Lisbona decise di venderlo al Porto.
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