(Corriere della Sera - G.Piacentini) - Una brutta disavventura, per fortuna senza gravi conseguenze, che però probabilmente ha messo la parola fine sul rapporto tra Jeremy Menez e la Roma.
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Sassi e insulti, aggredito Menez
(Corriere della Sera – G.Piacentini) – Una brutta disavventura, per fortuna senza gravi conseguenze, che però probabilmente ha messo la parola fine sul rapporto tra Jeremy Menez e la Roma.
Martedì notte, mentre tornava a casa dopo la semifinale di andata di Coppa Italia persa contro l’Inter, il giocatore francese è stato aggredito da un gruppo di teppisti (non si possono chiamare diversamente) che lo hanno aspettato nei pressi della sua abitazione. Prima lo hanno insultato, poi si sono avvicinati rompendo un vetro della sua macchina e infine, mentre il francese si allontanava, lo hanno preso a sassate. Menez, che ha avvisato subito la società dell’aggressione e che è andato immediatamente a sporgere denuncia, è riuscito a sfuggire ai suoi aggressori ma l’episodio lo ha profondamente segnato e innervosito. «Ho avuto paura -ha detto -ma ora penso solo a giocare» . E non è un caso che il giorno seguente -mercoledì -sia stato protagonista, al termine dell’allenamento, di una lite con Vincenzo Montella, col quale però è già tutto chiarito. Il futuro di Menez, comunque, sembra segnato e se già prima la sua volontà era quella di andare via dalla Roma, ora questa convinzione si è ulteriormente rafforzata. In Inghilterra e in Spagna gli estimatori non mancano, e bisognerà solo aspettare chi farà l’offerta migliore per averlo. Il suo futuro immediato però è la gara di domani col Chievo (ore 12.30, arbitra Pierpaoli, tre precedenti in campionato tutti all’Olimpico con i giallorossi che hanno ottenuto altrettante vittorie), che lo vedrà titolare in un tridente composto per il resto da Vucinic e da Totti, assente per squalifica in Coppa Italia. Anche il montenegrino è sul piede di partenza, ha rotto con la tifoseria (anche se ieri ha «incassato» uno striscione d’incoraggiamento da parte di un gruppo di tifosi fuori Trigoria) e con una parte della squadra, visto che dopo la gara col Palermo alcuni tra i senatori dello spogliatoio lo hanno accusato di scarso impegno. L’unica certezza, per il presente e per il futuro, sembra essere Francesco Totti. Contro il Chievo a fargli posto sarà ancora una volta Borriello, che ieri è tornato ad allenarsi (non ha disputato la partitella per precauzione) dopo lo spavento per la testata di Juan contro l’Inter. In una gara che di significati ne ha veramente pochi, il capitano avrà delle motivazioni particolari. Gli basterà un gol (ai gialloblu ne ha già realizzati 6) per raggiungere Roberto Baggio a quota 205, al quinto posto dei marcatori di tutti i tempi della Serie A. Sarebbe l’ennesimo traguardo di una carriera ancora lontana dalla conclusione. La nuova proprietà, infatti, ripartirà da lui, unico incedibile in una rosa che sarà radicalmente modificata con cessioni eccellenti e con acquisti mirati e di qualità. L’obiettivo numero uno della coppia Baldini Sabatini è Pastore. Zamparini non lo considera più incedibile ma potrebbe farlo partire «davanti ad un’offerta indecente» . Quale? Non i 60 milioni che vorrebbe il presidente del Palermo, più probabilmente una cifra tra i 30 e 40 milioni. Soldi che arriveranno in parte dal budget messo a disposizione per il mercato dalla nuova proprietà e in parte dalle cessioni: tra queste potrebbe esserci quella di De Rossi, sul quale «rischia» di scatenarsi un’asta che oltre a Real Madrid e Chelsea coinvolgerebbe Bayern Monaco e Manchester City. E la cosa, in mancanza di certezze sul rinnovo di Daniele, alla Roma non dispiace affatto.
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