(Corriere dello Sport - S. Salvadori) - Sarà un Siena camaleonte. Sannino sa che si troverà di fronte una squadra molto offensiva, per questo ha preparato tutta una serie di contromosse tattiche. Almeno in partenza la sua squadra dovrebbe essere schierata con il solito 4- 4- 2, pronto però a trasformarsi in un 5-4-1.
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Sannino ha preparato il 5-4-1
(Corriere dello Sport – S. Salvadori) – Sarà un Siena camaleonte. Sannino sa che si troverà di fronte una squadra molto offensiva, per questo ha preparato tutta una serie di contromosse tattiche. Almeno in partenza la sua squadra...
TURN OVER - C’è da pensare anche al Lecce domenica prossima, per questo il tecnico bianconero pensa ad un robusto uso del turnover. Contini e Pesoli sono pronti per scalzare dal ruolo di titolari Terzi e Rossettini, Angelo e Grossi dovrebbero accaparrarsi una maglia sulle corsie di centrocampo. In mediana Vergassola è sicuro del posto, l’altro posto dovrebbe andare a Bolzoni con conseguente esclusione di D’Agostino e Gazzi che fin qui avevano composto l'accoppiata titolare. In avanti Brienza a sostegno di Calaiò. Questo, di fatto, il 4-4-2 di partenza, con Angelo in posizione chiave: il brasiliano ex Parma può abbassarsi sulla stessa linea dei difensori, con Brienza che arretrerebbe di qualche metro per dare così forma al 5-4-1 ultradifensivo.
LA TATTICA - Sannino, come sua abitudine, non si scompone: «Giocheremo in uno stadio bellissimo davanti a una squadra che può essere la sorpresa del campionato - dice - so come lavorano, fanno un grande possessopalla, danno molta ampiezza alla manovra. Dobbiamo essere capaci di gestire la situazione, un allenatore deve mettere i giocatori nella condizione ideale. Per questo ci saranno degli input leggermente diversi, senza però stravolgere il lavoro alla base di questo gruppo». Il tecnico torna sulla partita con la Juventus lanciando una stilettata: «Sento parlare di 4- 2- 4, in realtà Giaccherini e Pepe hanno macinato chilometri sulle fasce. Noi semmai abbiamo giocato con due ali vere come Brienza e Mannini, ma nessuno ha parlato di 4-2-4 ».Da risolvere il problema dell'attacco anemico: dopo centottanta minuti di campionato i gol segnati sono ancora zero, includendo la coppa Italia si arriva a uno, però dal dischetto (il rigore di Calaiò contro il Torino).
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