(Il Romanista) I quotidiani catalani scrivono: «Bojan è già un idolo a Roma». E giù pagine intere su come l’ex prodigio della Cantera stia strascorrendo le sue prime settimane nella Capitale.
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S’allena, poi ricomincia: tutti pazzi per Bojan
(Il Romanista) I quotidiani catalani scrivono: «Bojan è già un idolo a Roma». E giù pagine intere su come l’ex prodigio della Cantera stia strascorrendo le sue prime settimane nella Capitale.
Raccontano dell’amicizia con José Angel e Heinze, dei consigli di Pizarro, del feeling con Totti e dei tifosi che aspettano ore sotto al sole per avere un suo autografo. E raccontano anche della voglia di Bojan di tornare a sentirsi un calciatore importante. Che poi è il motivo per cui ha scelto di lasciare Barcellona per trasferirsi a Roma.
Una voglia talmente grande che Bojan spesso si allena da solo. Palestra o campo d’allenamento, per lui fa poca differenza: lo spagnolo si allena intensamente, poi magari resta - o torna - in campo a correre, a provare i tiri in porta, a mettere a punto la forma. Ha stupito tutti per questo. A soli 21 anni - da compiere domenica - è già un professionista navigato e come tale si comporta. Merito della scuola del Barça. E merito del fatto che quando a 20 anni hai già 2 Champions in bacheca grande lo devi essere, o diventare, per forza. L’età non conta, ripete sempre Luis Enrique.
E Bojan ne è l’esempio più evidente. La Roma - dice chi lo conosce - gli ha restituito il sorriso e la voglia di giocare a calcio. Che è tanto, se non tutto. È quella cosa che, tanto per fare un nome, Mirko Vucinic aveva perso a Trigoria e ha ritrovato non appena messo piede a Torino. A Bojan si chiede di essere quello che, a tratti, è stato il montenegrino per la Roma: l’uomo in più, in grado di vincere le partite con un colpo o una giocata improvvisa, l’uomo in grado di fare la differenza. L’uomo in grado di far sognare. Di sogni Bojan ha parlato spesso. Lo ha fatto quando ha lasciato Barcellona, commosso dal saluto che gli hanno riservato i senatori del club più forte al mondo, e lo ha fatto anche quando è arrivato a Roma, ribadendo che il suo sogno era e resta «giocare a calcio, vincere ed essere felice».
A vent’anni, non si può volere molto altro. Nei prossimi giorni l’attaccante sarà raggiunto dalla famiglia: il padre, ex calciatore ed ex osservatore del Barcellona (il suo contratto è scaduto lo scorso 30 giugno) si trasferirà qui con la madre, ma non vivrà nella stessa casa del figlio: «Ognuno - ha spiegato Bojan - avrà la sua indipendenza» ma questo non toglie che l’arrivo dei genitori servirà a far stare più sereno il ragazzo. E a dargli la possibilità di pensare soltanto al campo. Lui non chiede altro, la Roma nemmeno. Convinta che il feeling con Bojan sia soltanto all’inizio.
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