rassegna stampa roma

Sabatini vi guarda. Vucinic e Riise, ci siete?

(Gazzetta dello Sport – M.Calabrese) Walter Sabatini non ha soltanto occhi per il Sudamerica.

finconsadmin

(Gazzetta dello Sport - M.Calabrese) Walter Sabatini non ha soltanto occhi per il Sudamerica.

L’attrazione per quello che c’è al di là dell’oceano e per i talenti che esporta (e che, probabilmente, a breve esporterà anche da queste parti sulla sponda giallorossa), non sarà mai messa in discussione, ma un giro per i campi d’Europa di questi tempi non fa mai male. Sabatini ha già sintonizzato i radar su Lisbona e Podgorica: non su due partite a caso, ma quelle dove Mirko Vucinic e John Arne Riise proveranno a convincere il nuovo direttore sportivo (e non solo) che nella Roma non è tutto da buttare, e che la rivoluzione può iniziare anche dalle pareti di casa.

ALTO GRADIMENTO Ricordate la storica trasmissione con Boncompagni e Arbore? Ecco, a Sabatini, Vucinic piace tantissimo, già dai tempi di Lecce, ma il montenegrino sa che quella fiducia dovrà riconquistarsela con i fatti, sul campo dopo una stagione storta e nella quale ha perso pure il gradimento del popolo giallorosso. È anche vero che, qualora DiBenedetto decidesse di fare cassa e reinvestire, Vucinic è uno di quei pochi giocatori con cui si può monetizzare, e in quest’ottica va visto il ritorno di fiamma della Juventus, che lo avrebbe voluto già a gennaio scorso, e l’interesse sempre forte della Fiorentina (ieri in Toscana Pantaleo Corvino ha incontrato Alessandro Lucci, l’agente del montenegrino). Stasera a Vucinic toccherà il compito di guidare la sua nazionale contro la Bulgaria, in una partita che per il Montenegro vale oro quanto pesa: l’Inghilterra di Capello (e anche di Franco Baldini) ha gli stessi punti in classifica, e giocherà qualche ora prima a Wembley contro la Svizzera. Gli spettatori interessati, a quel punto, diventeranno due.

VOGLIA DI ROMA E poi c’è Riise: con lui, a differenza di Vucinic, è più difficile fare cassa, ma sarebbe altrettanto difficile privarsene, a patto che il norvegese torni quel fulmine che quest’anno si è visto poco. Giocherà a Lisbona contro il Portogallo, per difendere il primo posto nel gruppo H, ma anche dal ritiro della Nazionale, con il pc sempre a portata di mano, ha smentito le voci che lo davano di ritorno a Liverpool. «Sarà un’estate entusiasmante con i nuovi proprietari — scrive sul suo blog il norvegese—. Abbiamo bisogno di calciatori e dirigenti con la mentalità giusta per poter competere su tutti i fronti. Sicuramente rimarrò a Roma per un altro anno e con il mio procuratore ho deciso di aspettare la nuova società per discutere del rinnovo del contratto» .

VIAGGIO A VUOTO Di romanista impegnato in giro per l’Europa e naturalmente sotto esame ce ne sarebbe dovuto essere un terzo, anche lui come Vucinic finito sul banco degli imputati e anche lui con parecchi estimatori, soprattutto all’Arsenal o sul mercato francese, le uniche piste al momento percorribili. Non fosse che ieri il Laurent Blanc, in Bielorussia, ha spedito in tribuna Jeremy Menez. Tiene il broncio a Roma, figuratevi a Minsk.