(Il Romanista - C.Zucchelli) - Alle 11.15 ha varcato per la prima volta da direttore sportivo i cancelli di Trigoria. Ventiquattro ore dopo, cioè oggi a mezzogiorno, farà la sua prima conferenza stampa.
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Sabatini: «Noi siamo la Roma»
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Alle 11.15 ha varcato per la prima volta da direttore sportivo i cancelli di Trigoria. Ventiquattro ore dopo, cioè oggi a mezzogiorno, farà la sua prima conferenza stampa.
Racconterà e si racconterà, consapevole che stampa e, soprattutto, tifosi, aspettano di sentire da lui piani e progetti della Roma che verrà. Sono giorni intensi, questi, per Walter Sabatini. Una volta definita la questione allenatore (Luis Enrique nel pomeriggio visiterà il centro tecnico) per il ds adesso arriva il momento di costruire la squadra. Tra partenze e arrivi, non avrà un attimo di riposo: «Stiamo lavorando, noi siamo la Roma», le sue parole dette ai cronisti che lo aspettavano davanti l’ingresso del Bernardini. Jeans, camicia e giacca scura, Sabatini è arrivato a Trigoria con la sua auto. Ad attenderlo, oltre a Tonino Tempestilli, di nuovo team manager, anche Daniele Pradè, Cristina Mazzoleni e Gian Paolo Montali. Con quest’ultimo non ci sono stati incontri, mentre con l’ormai ex ds c’è stato un saluto piuttosto cordiale. Dopo un’oretta trascorsa al centro sportivo (visitato insieme a Tempestilli), Sabatini è andato via. Bloccato, ancora una volta, dai cronisti: «Posso dirvi che con Pradè abbiamo parlato, sta cercando, insieme a noi, una giusta collocazione nella Roma. Di più non posso dire, parlerò domani». Domani è, appunto, oggi. A mezzogiorno a Trigoria, nella Sala Champions, è prevista la conferenza di Sabatini in cui sarà ufficializzato anche l’ingaggio di Luis Enrique. Il tecnico spagnolo non dovrebbe parlare, per farlo, e posare con le foto, si aspetterà l’arrivo nelle prossime settimane di DiBenedetto. Dopo la conferenza, Sabatini si insedierà ufficialmente a Trigoria dove dovrebbe restare almeno fino all’inizio della prossima settimana, quando sono in programma gli incontri con Alessandro Lucci, procuratore di Mirko Vucinic, e altri agenti. A metà settimana Sabatini dovrebbe poi volare in Sudamerica per tornare con qualche certezza (leggi Alvarez e Lamela) ma le cose potrebbero cambiare anche all’ultimo, considerando quanto sia fitta d’impegni l’agenda del ds. Poco dopo aver lasciato Trigoria, Sabatini è intervenuto ai microfoni d Radio Radio, scherzando col presidente del Palermo, Zamparini: «Se prenderò i giocatori dai rosanero? No, costano troppo», ha detto il ds romanista, a cui ha replicato il patron siciliano: «Non ho consigli da dargli, sa fare il suo lavoro ed è un uomo di principi. So che la Roma ha bisogno di lui perché è una persona quadrata con obiettivi precisi. Mi auguro che la Roma torni ad essere tra le prime in Italia. Certo, Sabatini la deve smettere di fumare ottanta sigarette al giorno…». Un altro che ha un’agenda piena è Franco Baldini, atteso anche lui oggi nella Capitale (ieri era a Reggello). L’attuale manager della Federazione inglese, di ritorno dal suo viaggio tra Polonia e Ucraina, dovrebbe arrivare a Roma stamattina ma la sua visita, al momento, è tenuta nel più stretto riserbo. Una cosa è sicura: se davvero verrà, non andrà a Trigoria e si vedrà con Luis Enrique e Sabatini da un’altra parte. Al Bernardini tornerà soltanto quando potrà farlo con una qualifica ben precisa. Ad ottobre, quindi. Fino a quel momento continuerà a collaborare con Sabatini, a dare idee e suggerimenti, concentrandosi sulla nazionale inglese che vuole lasciare soltanto quando la qualificazione a Euro 2012 sarà sicura.
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