(Il Messaggero - S.Carina) - Vitiello deve ancora segnare il gol del pareggio che sancirà la prima crisi stagionale della Roma. Il ds Sabatini, però, mostra già un volto corrucciato nel pre-gara.
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Sabatini e il caso Lamela «Colpa dell’Argentina»
(Il Messaggero – S.Carina) – Vitiello deve ancora segnare il gol del pareggio che sancirà la prima crisi stagionale della Roma. Il ds Sabatini, però, mostra già un volto corrucciato nel pre-gara.
Motivo, l’infortunio di Lamela: «Abbiamo un problema e, magari, quello che dirò costituirà una sorta di denuncia, ma il ragazzo ha partecipato indebitamente al mondiale Under 20. Era infortunato, ha giocato sull’infortunio ed ha pagato un conto salatissimo e, devo dire, lo sta pagando anche la Roma. Sono molto inquieto per questa vicenda, perché avevo chiesto alla federazione argentina di non schierarlo. Il mio dispiacere è rivolto, più che altro, a Erik, perché si sarebbe potuto inserire più in fretta». A fine gara il ds è ancora più cupo: «Appaio dolorosamente. La squadra sta cercando di fare quel che l’allenatore chiede. A volte ci riusciamo a volte no. Sicuramente non abbiamo tranquillità nel proporre le giocate, abbiamo il braccino un po’ corto. Una volta in vantaggio dovevamo trovare soluzioni più rapide per raddoppiare. Ma non dobbiamo perdere la convinzione e la voglia di fare».
L’analisi di Sabatini è lucida e sincera: «Non penso che la squadra sia spaventata, certamente è leggermente condizionata dal fatto che non riusciamo a vincere. A volte sembriamo timidi, scolastici. Ci sono situazioni che stentano a decollare. Ci vuole però morale, altrimenti ci affossiamo in una situazione antipatica». In realtà al momento non è che quella che si sta vivendo sia simpaticissima ma il ds prova a vedere il classico bicchiere mezzo pieno: «Ho fiducia nel lavoro di tutti. Cito Totti perché quando uno della sua levatura fa uno sforzo come quello di stasera (il riferimento è al ripiegamento difensivo del primo tempo, ndc) c’è da essere tranquilli: se gli altri seguono il suo esempio miglioreremo sicuramente». Poi detta la ricetta: «Dobbiamo essere più arroganti». Luis Enrique è in bilico? «E’ una nostra scelta, appena arriveranno i risultati si difenderà da solo». La squadra, del resto, è ancora con lui: «Credo tanto in questo progetto, siamo fiduciosi», afferma Borini.
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