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Sabatini duro: «Caso Totti sta uccidendo la Roma»

(Tuttosport) – «Sento di avere consegnato a Luis Enrique una squadra da podio? Non lo so, non ho questo pensiero adesso e sarebbe ingeneroso verso chi dovrà plasmare questa squadra col lavoro e darle ora un ruolo simile.

Redazione

(Tuttosport) - «Sento di avere consegnato a Luis Enrique una squadra da podio? Non lo so, non ho questo pensiero adesso e sarebbe ingeneroso verso chi dovrà plasmare questa squadra col lavoro e darle ora un ruolo simile.

I risultati vanno ottenuti dentro al campo». Lo ha detto il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, nel corso della conferenza stampa di oggi al fianco del tecnico della Primavera Alberto De Rossi. «So che c'è stata coerenza nelle scelte fatte, sono state introduttive al percorso che vogliamo fare. Sicuramente la Roma è una squadra competitiva. Avrei potuto fare meglio alcune cose, ma non penso di avere commesso grandi errori. Oggi sono con la testa a gennaio e poi a giugno dell'anno prossimo, una squadra non si completa mai, c'è sempre da integrare. Credo che la squadra sia competitiva e Luis Enrique abbia scelte importanti da fare». «Preoccupato più dal rapporto Totti-Luis Enrique o dal rinnovo di De Rossi? Innanzitutto la campagna acquisti conterà poco se non usciremo da una situazione cristallizzatasi in maniera fastidiosa. I ragazzi appena arrivati e quelli rimasti saranno figuranti - spiega Sabatini - visto che mi sembra si dia più importanza ad altre vicende. Credo sia ora di affrontare questa triangolazione Totti-Baldini-Luis Enrique che non mi piace affatto, una sorta di stallo. Io so che se un aereo stalla poi precipita e non vorrei introdurre il precipizio per la Roma, sento molto il pericolo di queste vicende, che dovremo risolvere. Forse ho sbagliato a parlare di rivoluzione culturale, ma vedo che si stanno conclamando situazioni più reazionarie che rivoluzionarie. Spero usciremo in fretta dalla situazione - ribadisce ancora il dirigente della Roma - altrimenti non ci sarà squadra e non ci sarà calcio. Tutto sarà un'ombra perchè saremo occupati su altre vicende. Sicuramente sono cose importanti per la piazza, ma noi dobbiamo giocare a calcio».

LA QUESTIONE TOTTI E LA STOCCATA - «Chi deve fare cosa per risolvere la triangolazione di cui parlavo? Tutti devono fare qualcosa, forse quello che deve fare meno è l'allenatore. Forse il buonsenso gli consiglierà di fare le cose in maniera più morbida, ma io credo che sia un grande allenatore. Non possiamo discuterlo perché ha fatto o non ha fatto giocare Totti, di cui parlerò dopo, oppure perché lo ha sostituito. Si tratta di scelte che creano movimenti di opinione e questi dobbiamo sopportarli, ma non credo che questo debba diventare il soggetto esclusivo della stagione della Roma, perché così mettiamo in ombra tutti gli altri che sono sulla scena della Roma. Lasciamo che anche loro interpretino il loro ruolo. Sulla situazione che riguarda Baldini e Totti voglio dire che l'ipotesi che ci sia una fronda di Baldini contro Totti non corrisponde al vero nella maniera più assoluta. Non posso però pensare che il calcio si racconti attraverso un sms ipotetico inviato da Baldini a Totti e non corrisposto. Questa non è un'accusa alla stampa che riferisce i fatti. Anche la gente poi stabilisce cosa è importante e non penso che l'importanza possa stare nel messaggino mandato a Totti a cui Totti non avrebbe risposto. Nel calcio moderno non possono esserci giocatori intoccabili. Questa situazione sta uccidendo la squadra: tutto viene ovattato da questo problema. Totti deve sopportare le esclusioni in un'altra maniera».

LA SITUAZIONE DE ROSSI - «Il contratto di De Rossi mi preoccupa molto, ma so che è una situazione risolvibile perché Daniele vuole rimanere qui. Se così non fosse sarebbe una grave perdita per la Roma, ma dovremo anche essere pronti ad accettarlo. Non credo tuttavia che arriveremo a tanto». Questa la convinzione del direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, sulla trattativa legata al rinnovo di Daniele De Rossi, il cui contratto è in scadenza nel 2012. «De Rossi si confronta col mercato e fa delle richieste - ha quindi aggiunto il ds giallorosso in conferenza stampa a Trigoria - Ci stiamo confrontando con lui in maniera molto costruttiva, la società ha elaborato una idea di contratto molto innovativa e penso che arriveremo ad una conclusione favorevole». «Il mancato rinnovo sarebbe un tradimento? De Rossi non tradisce - ha precisato Sabatini - non fa parte delle sue corde. In caso, sceglie, che è una cosa diversa. Deve naturalmente confrontarsi col mercato». Infine, un passaggio sulle presunte offerte per il centrocampista provenienti dall'estero (soprattutto dal Manchester City di Roberto Mancini): «L'offerta per lui stava per arrivare, è sempre stata latente, ma non è mai stata concretizzata. Tanti emissari si sono avvicinati e avrebbero potuto affondare il colpo. Ma De Rossi non è mai stato in vendita - ha concluso il dirigente giallorosso - poi la società forse soffrirà della sua perdita, ma non era il momento di perdere un giocatore come lui. Ma non lo perderemo».