rassegna stampa roma

Sabatini attacca l'Argentina

(Corriere dello Sport – P. Torri) Stavolta sono stati fischi. Inevita­bili, del resto, dopo novanta minuti in cui il possesso palla ha lasciato sei palle gol al Siena che non è precisamente il Manche­ster United. Anche la faccia di Tom...

Redazione

(Corriere dello Sport – P. Torri) Stavolta sono stati fischi. Inevita­bili, del resto, dopo novanta minuti in cui il possesso palla ha lasciato sei palle gol al Siena che non è precisamente il Manche­ster United. Anche la faccia di Tom DiBe­nedetto in tribuna d’onore, al termine non era lo specchio della felicità, la sua Roma non ha ancora vinto una partita ufficiale, i problemi che erano attesi sembrano più problemi di quello che si poteva immagi­nare.

Siamo ancora all’inizio dell’avventu­ra americana, ci sono da fare un mare di cose, ma il tempo da queste parti non è in­finito. Mister Tom comunque vuole tuffar­si sempre di più nel suo ruolo di proprie­tario e futuro presidente della Roma. Il prossimo cin­que- sei ottobre andrà a Londra per partecipare a un convegno incentrato sul fair-play finanzario, saran­no presente il Ministro del­lo sport inglese, alti dirigen­ti di Chelsea, Arsenal. La speranza è che quando vo­lerà nella capitale britanni­ca possa aver festeggiato la prima vittoria. Martedì prossimo ci sarà il Cda del­la Roma che, oltre alla co­optazione di mister Tom, dovrà approvare un bilan­cio che sicuramente davan­ti avrà un grosso segno me­no. L’ACCUSA - C’era, peraltro, ieri sera al­l’Olimpico, chi già prima della partita non è che fosse di buonissimo umore. Cioè il direttore sportivo della Roma Waler Sa­batini. E c’era un motivo preciso a giusti­ficare il nervosismo del ds romanista. Cioè essere costretto a vedere in tribuna l’ar­gentino Erik Lamela, il talento dicianno­venne che ha voluto portare a tutti i costi a Trigoria, pagandolo quattordici milioni di euro più bonus e commissioni per un to­tale intorno ai diciotto, nella convinzione di aver scovato un altro Pastore, perché «Lamela vi farà innamorare» . Costretto ad attendere il colpo di fulmine, ieri sera Sa­batini ha puntato il dito, senza neppure troppi giri di parole, nei confronti della fe­derazione argentina che ha portato e fatto giocare Lamela nel mondiale Under 20 che si è giocato in Sudamerica. Se gli aves­sero dato retta, oggi Lamela avrebbe già cominciato a infrangere più di un cuore: « Inutile nasconderlo, Lamela è un proble­ma. Avevamo detto alla federazione ar­gentina di non farlo giocare, non ci hanno dato ascolto. Eppure quando noi compria­mo da loro prima di qualsiasi altra cosa vogliono che si paghino le tasse, la Roma lo ha fatto ma il risultato è che non abbia­mo ancora a disposizione il giocatore» . L’INFORTUNIO - Fosse finita qui, potrebbe pure andare. Invece Sabati­ni che quando parla non si può dire che usi la diploma­zia, ha ribadito le sue accu­se: « E’ andato al Mondiale con un problema alla cavi­glia, è sceso in campo e il problema è diventato anco­ra più grande. Si sta curan­do, ma la caviglia continua a dargli fastidio e noi non lo abbiamo ancora potuto uti­lizzare. Ha giocato sull’in­fortunio. E ora il giocatore e con lui la Roma, stanno pa­gando un prezzo altissimi­so. Mi dispiace per il ragaz­zo che ha una grande voglia di mettersi a disposizione. A questo punto si potrebbe pure pensare di chiedere un indennizzo alla federazione argentina per come è stato gestito il ra­gazzo». Che si vada incontro a un conten­zioso internazionale con la federazione Ar­gentina? L’impressione è che se dipende­rà solo dal direttore sportivo giallorosso, ci si andrà. L’ANALISI - Nel dopo partita non è che l’umore del ds fosse migliorato: «Il risulta­to è giusto. Siamo condizionati dalla man­canza di una vittoria, rischiamo poco, ab­biamo il braccino corto. Resto comunque fiducioso, cito Totti che contro il Siena ha prodotto un grande sforzo» .