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Rosi, gol di pancia e di cuore. L' agente: “Il tecnico lo stima”

(Il Romanista – C. Zucchelli) – Quando Totti ha detto «se non fosse stato per il gol di Rosi oggi non sarei stato felice» si è emozionato. Così come si è emozionato quando, dopo il gol vittoria contro il Bari di pancia (“omo...

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(Il Romanista - C. Zucchelli) - Quando Totti ha detto «se non fosse stato per il gol di Rosi oggi non sarei stato felice» si è emozionato. Così come si è emozionato quando, dopo il gol vittoria contro il Bari di pancia ("omo de panza, omo de sostanza", gli hanno detto alcuni amici) i compagni lo hanno abbracciato e applaudito.

Aleandro Rosi è un ragazzo che si fa voler bene. Un uomo spogliatoio, uno di quelli che lavora senza parlare troppo, pure quando non gioca, come spesso è accaduto quest’anno. Domenica sera, subito dopo il gol contro il Bari, Borriello l’ha rincorso sotto al settore ospiti e lo ha abbracciato, poi è stato il turno di Borriello, Riise e tutti gli altri. Montella gli ha dato il 5, ma rispetto ai compagni è stato più compassato. D’altronde, Vincenzo è sempre così in panchina. «Ma a lui - le parole di Rosi a fine partita - dedico questo gol. La mia famiglia e i miei amici mi sono stati vicini, ma l’allenatore mi ha detto: "Vai e fai gol". Non pensavo sarebbe successo». E’ stato un buon profeta, Montella. Da quando c’è lui in panchina, Rosi ha avuto più possibilità rispetto a quello che succedeva con Ranieri. Tornato a Roma dopo la felice esperienza a Siena, per Aleandro si prospettava una stagione come vice Cassetti ma con molte più presenze. Un feeling mai sbocciato con l’ex tecnico e qualche intemperanza caratteriale di troppo (vedi Brescia e, soprattutto, lo sputo a Lavezzi in Roma-Napoli) lo hanno spesso relegato in panchina, fino all’arrivo di Montella e al ritorno di Andreazzoli. I due parlano spesso con Rosi, cercando di aiutarlo a smussare certi spigoli caratteriali, e riescono a sfruttarlo come esterno sia alto sia basso. E i risultati iniziano a vedersi: dopo l’errore di Donetsk, costato il terzo gol dello Shakhtar, la stagione di Rosi è andata in crescendo: un ottimo secondo tempo contro la Fiorentina, una buona partita a Udine, dove Montella lo ha schierato titolare, e il gol contro il Bari, arrivato a tempo ormai scaduto: «E’ stato un gol importante - ha spiegato - non so neanche io come l’ho colpita. So solo che l’ho vista arrivare e ho pensato solo a buttarla dentro». Quello del San Nicola è stato il suo quarto gol in serie A, il terzo con la maglia della Roma: il primo l’aveva messo a segno a Parma, il secondo, sempre a Roma, contro il Messina, domenica, invece, la sua prima rete in trasferta. Un gol da tre punti, che consente alla Roma di credere ancora in un sogno chiamato Champions. Champions che, se dovesse arrivare, non è detto che veda Rosi tra i protagonisti. Lo ha detto Aleandro dopo la partita, lo ha ribadito anche Davide Lippi, il suo procuratore: "Aleandro è molto felice, soprattutto perché si sta rendendo protagonista di una cavalcata. Prima non sentiva tale, per il poco spazio che aveva a disposizione. Ora però, pur continuando a non avere moltissimo spazio, si sente stimato da mister Montella e quindi sente di poter dare un contributo importante. Il futuro? Lui è in comproprietà col Siena, a Giugno si vedrà".