(Corriere dello Sport - P.Guadagno) In difesa della Roma. Stando ad alcuni mezzi di informazione, anche il nome del club giallorosso sarebbe emerso in qualche risvolto dell’inchiesta sul calcio-scommesse, così Rosella Sensi ha preso la parola per respingere qualsiasi tipo di addebito o sospetto sulla sua società.
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Rosella Sensi: «Nessuno dubiti della nostra lealtà»
(Corriere dello Sport – P.Guadagno) In difesa della Roma. Stando ad alcuni mezzi di informazione, anche il nome del club giallorosso sarebbe emerso in qualche risvolto dell’inchiesta sul calcio-scommesse, così Rosella Sensi ha preso la...
La sua è stata una presa di posizione dura, perentoria e, per certi versi accorata, manifestata a margine dei lavori dell’Assemblea di Lega. «Sorrido, ma ho una grande rabbia dentro – è stata la sua premessa -. Sono infastidita perché è stata nominata la Roma, ma la Roma è una società seria. Sono allibita e sorpresa per quello che ho letto. Ovviamente, lascio fare agli inquirenti il loro lavoro, ma pregherei chiunque di non mettere tutto in un calderone. Parlo da presidente uscente, ma sono sicura che la Roma, in questo momento e in futuro, farà tutto il possibile per tutelarsi nelle sedi opportune. E’ una brutta pagina del calcio: certe cose non dovrebbero accadere, tenuto conto di quello che rappresenta questo sport, soprattutto per i bambini. Tuttavia, resta il fatto che quanto accaduto deve essere esaminato e affrontato con la massima cautela».
PER DE ROSSI – Difesa a spada tratta anche per De Rossi: «Era veramente indignato e dispiaciuto. Io conosco anche la sua famiglia e il suo nome non può essere pronunciato in maniera impropria e sbagliata». E, per concludere, ecco il fronte della responsabilità oggettiva: «Non trovo corretto, ma è una mia opinione, punire le società quando ci sono delle responsabilità personali. I club devono controllare il comportamento dei propri tesserati. C’è un limite, però, oltre il quale non si può andare. Su questo si devono interrogare le società, si deve interrogare l’Associazione Calciatori e si devono interrogare le istituzioni. Sono certa che le istituzioni lo stanno già facendo e su tale aspetto stanno lavorando anche i magistrati che stanno indagando».
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