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Roma, Vucinic non cambia idea

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) Il rompicapo Vucinic agita la settimana che precede quella dell’inizio dei lavori della nuova Roma.

Redazione

(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) Il rompicapo Vucinic agita la settimana che precede quella dell’inizio dei lavori della nuova Roma.

Il montenegrino a mezzanotte di una calda domenica di giugno ha detto chiaro e tondo a Walter Sabatini di voler andare via. Una scelta irrevo­cabile, dettata da motivi ambientali, da un rapporto con la tifoseria che non è mai sbocciato. Una scelta che aveva fatto anche a gennaio, salvo sentirsi dire che era incedibile. Ma la seconda parte della stagione si è tra­scinata stancamente e per lui è fini­ta tra i fischi, nono­stante abbia messo comunque a segno dieci gol. Sabato Sa­batini lo ha tolto dal mercato: «L’attaccan­te ha confermato la sua intenzione di la­sciare la Roma, ma non abbiamo necessi­tà e intenzione di venderlo» . Parole inequivocabili, pronunciate il giorno dopo che Vucinic aveva ricevuto la raccomandata di convocazione per il ritiro.

PREZZO - Se il montenegrino insisterà per andarsene la Roma fisserà il prezzo, che non sarà inferiore ai ven­ti milioni. Che sia in Italia o all’este­ro, chi vuole Vucinic deve presenta­re un’offerta di questa portata. Il pro­curatore dell’attaccante, Alessandro Lucci, è tornato ieri da un blitz a Lon­dra, dove ha incontrato un emissario del Tottenham. Il club inglese è disposto ad arrivare a quindici milioni e non c’è accordo per l’ingaggio del giocatore, che si aggira intorno ai tre milioni. A queste cifre Sabatini non intende scendere. Lucci mercoledì avrà un nuovo contatto con il Totten­ham, che comunque ha manifestato una forte volontà a concludere l’ope­razione. Mentre oggi l’agente avrà un nuovo contatto con il direttore spor­tivo giallorosso. Ma Juventus e Inter sono pronte ad entrare in azione. Fi­nora non lo hanno fatto, solo per mo­tivi strategici. Ma il montenegrino per Conte e Gasperini è una primis­sima scelta. La Roma proverà a fare un nuovo tentativo per trattenere Vucinic, ma se non sarà possibile si par­te da venti milioni. E solo contanti, senza contropartite tecniche, mentre la Juventus potrebbe inserire nel­l’operazione Marchisio e l’Inter met­terebbe sul piatto della bilancia Thia­go Motta e Santon. L’impressione maturata a Trigoria è che i due club italiani aspetteranno che il mercato entri nel vivo per provare a prende­re Vucinic.

INCONTRO - L’attac­cante rientrerà a Ro­ma qualche giorno prima del ritiro. E’ previsto un nuovo in­contro con Sabatini, nel quale il montene­grino ribadirà la sua volontà. Potrebbe parlarci anche Fe­nucci, che da oggi sarà il nuovo am­ministratore delegato. Conosce Vu­cinic dai tempi del Lecce, quando era un ragazzino. Ma il montenegrino non tornerà sui suoi passi. I nuovi di­rigenti della Roma, che solo in questi giorni si stanno rendendo conto esat­tamente della consistenza dei conti, sanno che solo con qualche cessione eccellente si può pensare di arrivare a giocatori di prima fascia. Altrimen­ti il budget sarà limitato a 35-40 mi­lioni. Vucinic, Menez e Borriello so­no i pezzi pregiati, considerato che nonostante la complessa trattativa per il rinnovo del contratto, la Roma non può privarsi di De Rossi, per quello che rappresenta nel mondo giallorosso. Con la cessione di due dei tre attaccanti la Roma abbasserà sensibilmente il monte ingaggi e po­trà avere più facilità di manovra sul mercato. Del resto è arrivato Bojan (l’acquisto deve essere solo formaliz­zato), l’attacco non sarà smantellato.