(Corriere dello Sport - P.Torri) - Ha detto che il portiere non sarà il primo acquisto, ma Walter Sabatini sa meglio di chiunque altro come il ruolo dell’estremo difensore sia un’assoluta priorità nella costruzione della prima Roma a stelle e strisce.
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Roma: Viviano o Stekelenburg
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Ha detto che il portiere non sarà il primo acquisto, ma Walter Sabatini sa meglio di chiunque altro come il ruolo dell’estremo difensore sia un’assoluta priorità nella costruzione della...
Il nuovo ds giallorosso sta lavorando a fondo sulla questione, consapevole che a Trigoria ne dovrà portare uno, se non due, se si riuscisse, nel frattempo, a cedere sia Doni che Julio Sergio, cosa, questione d’ingaggi, non proprio semplicissima.
DUE NOMI - Di nomi per il nuovo portiere romanista, se ne sono già fatti parecchi. Di sicuro ce ne sono due che, dinamiche del mercato permettendo, sono in testa alle preferenze. Sono un italiano, Emiliano Viviano, e un olandese Maarten Stekelenburg. Entrambe le operazioni non sono semplici, ma si possono percorrere. Per Viviano c’è una data da attendere, il ventiquattro giugno quando si definiranno le comproprietà. Il portiere fiorentino è a metà tra Bologna e Inter, nomi che non dovrebbero lasciare grandi dubbi a proposito di chi sia destinato a prevalere al gioco di chi offre di più. In realtà il Bologna all’Inter ha chiesto otto milioni per la metà, a queste condizioni si va alle buste. Dove c’è più di un sospetto che il club emiliano possa avere la garanzia di alzare la sua offerta, forte della certezza di poter poi rivendere il giocatore a qualcun’altro, magari ancora con la formula della comproprietà. Discorsi di soldi, solo soldi, invece, per il titolare della maglia numero uno con l’Olanda vice campione del mondo. L’Ajax, pur sapendo bene come Stekelenburg sia in scadenza di contratto tra dodici mesi, chiede non meno di quindici milioni di euro per il cartellino del giocatore, la Roma quella cifra non ha nessuna intenzione di spenderla, convinta che il passare dei giorni e delle settimane giocherà a suo favore con una notevole diminuzione della richiesta economica. Uno di questi due in ogni caso sembra destinato a trasferirsi a Trigoria.
RAFAEL - Dove, se partissero sia Doni che Julio Sergio, ci sarebbe la necessità di un altro estremo difensore. In questo caso, il nome da tenere a mente, è quello del brasiliano Rafael, ventuno anni appena compiuti, titolare del Santos che sta giocando la finale di coppa Libertadores, portiere che piace molto a Sabatini per presente e futuro. Al quale, proprio nei giorni scorsi, è stato riferito che Rafael, da qualche settimana, è entrato in possesso di un passaporto portoghese che fa tutta la differenza del mondo.
DONI - Si fa più difficile la strada che avrebbe dovuto portare a Liverpool il brasiliano. Ieri mister Comolli, uomo mercato dei Reds, ha presentato la sua offerta al giocatore, novecentomila euro netti a stagione per due anni più un’opzione per il terzo. Offerta irricevibile per chi, solo per il prossimo anno, ha un garantito da due milioni e mezzo (e c’è un carta privata per un’altra stagione alle stesse cifre). Anche il procuratore del giocatore, Ovidio Colucci, è stato chiaro: «Non ci sono neppure le minime condizioni per mettersi a trattare. A Doni è stato offerto un ingaggio con una riduzione di oltre il sessanta per cento, sono irricevibili e lo sarebbero per chiunque» . Per ora, dunque, Doni rimane alla Roma. A meno che non ci sia un nuovo rilancio del club inglese, oppure l’ingresso in scena del ricco Psg di Leonardo che, pare, potrebbe anche pagare (non troppo) il cartellino del brasiliano. Su questa operazione, i contatti sono stati avviati da pochissimi giorni, ma quando Leonardo sarà ufficiale, l’affare potrebbe entrare nel viv
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