(La Repubblica - M.Pinci) - Un brivido rabbioso esplode e si propaga durante tutta la giornata: “Giù le mani dal capitano”. Roma risponde sdegnata, a tutte le latitudini,all’intercettazione che prova a trascinare nel fango dello scandalo scommesse Francesco Totti, simbolo non solo di una squadra, ma di tutta la città.
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Roma, un coro per Totti “Giù le mani dal capitano”
(La Repubblica – M.Pinci) – Un brivido rabbioso esplode e si propaga durante tutta la giornata: “Giù le mani dal capitano”. Roma risponde sdegnata, a tutte le latitudini,all’intercettazione che prova a trascinare nel fango dello...
Le radio locali diventano il fronte su cui si combatte la “guerra” contro le sirene mediatiche che chiamano in causa il numero dieci, trincee di lotta contro la speculazioni: “Francesco e Daniele orgoglio di Roma”, urlano in “fm” i sostenitori giallorossi. “Scommettete che Totti non c’entra?”, provoca sarcasticamente qualcuno su Facebook. La lotta non si attenua neanche di fronte alle reazioni dell’universo sportivo e politico. Dopo l’avviso del legale della Roma Conte, che dichiara Totti “assolutamente e totalmente estraneo”, e il comunicato con cui la Roma giudica “illazioni prive di fondamento” le voci raccolte, anche Paolo Fiorentino, Chief Operating Officer di Unicredit, prende una posizione decisa: “Massima fiducia nella piena correttezza del comportamento della società e di calciatori del calibro di Totti e De Rossi”, il giuramento del numero due della banca. Che aggiunge: “È frustrante dover constatare che millanterie di una banda di malfattori possano gettare ombre su calciatori o società che nulla hanno a che fare con queste tristi vicende”.
“Basta fango sulla Roma”, urla invece con decisione il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.“Prima è stato tirato in ballo De Rossi — ricorda — oggi è il turno di Totti. È ora di finirla”. Un grido che coinvolge anche il presidente della Provincia Nicola Zingaretti: “Bisogna fare luce, ma attenti ai tritacarne che infangano tutto”. Evita invece i giri di parole Tullio Camiglieri, presidente di Open Gate, che cura la comunicazione di Di-Benedetto per l’Italia: “Colpisce il modo in cui si sta tentando di infangare la Roma, centellinando presunte notizie di reato frutto di millanteria di alcune persone”. L’indignazione Travolge anche i rappresentanti politici del tifo romanista. Tra i più delusi Federico Rocca, presidente del Roma Club Campidoglio: “Basta con le illazioni sui calciatori della AS Roma, prima Daniele De Rossi,oggi Francesco Totti”. Con lui, Stefano De Lillo, presidente del Roma Club Palazzo Madama (“Non si può infangare con supposizioni la storia di una città e una persona”) e Paolo Cento leader del cirocolo romanista di Montecitorio (“Nessuno giochi con la Roma e le sue bandiere”). Ma “Solidarietà a Totti”, arriva anche da Daniele Capezzone, portavoce Pdl. Con cui fanno rima le voci di Enzo Foschi e Marco Palumbo, membri Pd delle Commissioni Sport di Regione e Provincia: “Tirare in ballo Francesco è squalificante, un colpo basso alla decenza e all’etica”. E Totti cosa ne dice? “Che rabbia… Ma tornerò a dormire sonni tranquilli”. Il sonno dei giusti
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