(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - Non è mai facile trattare con gli olandesi. L’ultima volta che la Roma lo ha fatto è stato nel 2003 per Cristian Chivu e l’accordo stava per saltare per un milione.
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Roma, ultimatum per Stekelenburg
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – Non è mai facile trattare con gli olandesi. L’ultima volta che la Roma lo ha fatto è stato nel 2003 per Cristian Chivu e l’accordo stava per saltare per un milione.
Per Maarten Stekelenburg la Roma è in attesa e non è una passeggiata. Walter Sabatini ha lavorato molto nelle ultime ore su questa operazione e con buoni risultati. Ha fatto recapitare un’offerta all’Ajax, attraverso il procuratore del portiere, che si aggira intorno ai sette-otto milioni di euro. Oggi il direttore sportivo resterà a Roma dove è rientrato ieri sera da Milano. Le parti ormai sono vicinissime, ma l’Ajax darà una risposta all’inizio della prossima settimana, i dirigenti si sono presi una pausa di riflessione. Che Stekelenburg rappresenti la priorità assoluta per il ruolo di portiere ormai è chiaro, ma la società giallorossa oltre una certa cifra non può andare. In attesa che si insedi la nuova proprietà non è ancora possibile stabilire quali siano le risorse economiche da investire sul mercato. Che la Roma abbia già un accordo con il portiere, in attesa di notizie dal ritiro dell’Ajax, è fuor di dubbio. E questo pone la società giallorossa in una posizione di forza, considerato che il contratto di Stekelenburg scade il 30 giugno 2012. L’Ajax non esce allo scoperto. Ieri il direttore tecnico del club di Amsterdam, Danny Blind, si è limitato a dire: « Nessuno dalla Roma ci ha contattato, forse hanno parlato con il suo procuratore ». L’Ajax fa sapere di non voler scendere sotto i 9 milioni. Resta sempre in piedi l’alternativa Kameni, il camerunese dell’Espanyol con passaporto francese, considerato oggi il miglior portiere africano. Costa molto meno, un terzo di quanto l’Ajax chiede per Stekelenburg. Quello dell’olandese sarebbe il primo acquisto di prima fascia per la nuova Roma. Un nazionale, il nome che trova molti consensi tra i tifosi. Una curiosità. Quella di Michael Konsel, il portiere austriaco arrivato nella Capitale nel 1997, fu la prima operazione di Franco Baldini (all’epoca ancora procuratore) per conto della Roma. Il futuro direttore generale aveva visto giusto. Potrebbe essere così anche questa volta, considerato che la scelta di puntare su Stekelenburg è stata condivisa da Baldini con Sabatini.
CDA DECISIVO -Anche in chiave mercato sarà importante il consiglio d’amministrazione della Roma (il primo senza la famiglia Sensi) in programma lunedì a Trigoria. In attesa dei nuovi azionisti bisogna trovare un sistema di finanziamento che possa garantire le operazioni che possono essere chiuse in questi giorni. Non solo quella per Stekelenburg,ma anche quelle per Bojan Krkic e Josè Angel Valdes, che la Roma deve solo perfezionare. Per concludere un acquisto con le dilazioni,tanto per fare un esempio, sono necessarie le garanzie bancarie. Chi può concederle se i nuovi proprietari ancora devono entrare? Sarà solo questione di giorni, probabilmente, ma bisogna tener presente questa situazione.
DONI -Al momento la Roma ha quattro portieri e ha come priorità l’acquisto di quello che dovrà essere il titolare. Si cerca di sistemare gli altri. E’ ripartita la trattativa con il Liverpool per Doni. Sembra che il club inglese sia disposto ad aumentare l’offerta di 900.000 euro formulata due settimane fa. Doni alla Roma guadagna circa 2,5 milioni netti, probabilmente la società giallorossa deve intervenire con una buonuscita per convincerlo ad accettare il trasferimento. Per il brasiliano potrebbe esserci anche un interessamento del Paris Saint Germain, ma finora non ci sono stati contatti tra le società.
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