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Roma, Totti in dubbio. Pjanic è pronto

(Paese Sera – L.Serafini) – «Sono un grande ammiratore di Fran­cesco. Lui è un simbolo. Sono molto contento del modo in cui sta lavorando tutta la squadra: da Francesco Totti in giù c’è grande impegno.

Redazione

(Paese Sera - L.Serafini) - «Sono un grande ammiratore di Fran­cesco. Lui è un simbolo. Sono molto contento del modo in cui sta lavorando tutta la squadra: da Francesco Totti in giù c’è grande impegno.

Ma credo che il capitano, probabilmente, è stato quel­lo che ha lavorato più duramente di tut­ti”. Ha ragione Thomas R. DiBenedetto, direttamente dal meeting «Leaders in football» tenutosi nel ventre di Stamford Bridge, dove forse gli sono giunte le voci di quanto il capitano stia facendo di tutto per recuperare in vista del derby. “E’ un esempio che trascina anche i giocatori più giovani – ha proseguito il tycoon - con la sua professionalità. E’ un vero leader”.

Da vero leader, da vero romanista, non vuole mancare alla sfida di domenica 16 ottobre. Il derby. Totti stringe i denti – Come ha sempre fatto dopo ogni infortunio, Francesco Totti si è messo subito al lavoro per cercare di recuperare il prima possibile dall’infortunio. Accorciare una lesione muscolare non è semplice, e soprattutto, non è un processo così breve. Ieri mattina il capitano si è sottoposto a Villa Stuart ad una ecografia e una risonanza magnetica che hanno portato una buona notizia: la riduzione di circa il cinquanta per cento della lesione alla coscia destra. Provando a fare un calcolo puramente teorico, si può dire che in 5 giorni Totti ha ridotto della metà la lunghezza della lesione, quindi per annullare anche il restante 50% ce ne vorranno altri cinque. Fino a martedì quindi continuerà con la fisioterapia e poi si sottoporrà a nuovi esami. Tutto ciò potrebbe non bastare a convincere Luis Enrique a rischiare il numero 10. Il tecnico asturiano è sempre stato molto chiaro con i suoi giocatori: chi è in forma, gioca. Non basta aver scritto “Totti” dietro la maglietta.

Pjanic l’alternativa – Contro l’Atalanta, quando Francesco Totti si afferrato la coscia con una mano e l’Olimpico ha smesso di respirare per la paura, è stato Miralem Pjanic a raccoglierne momentaneamente l’eredità. Il bosniaco ha nelle corde le caratteristiche per giocare trequartista, ruolo che ha più e più volte ricoperto in Francia con il Lione. La prestazione è stata quanto mai positiva: dribbling, giocate, ed un assist decisivo a Simplicio che con un pallonetto ha segnato il 3-1 definitivo. Pjanic però non tornerà a Roma prima di mercoledì, essendo impegnato con la propria nazionale. Domani la sua Bosnia affronterà il Lussemburgo: la gara può decidere le sorti del gruppo D, intrecciandosi con la sfida tra la Francia e l’Albania. Dal ritiro della nazionale, ha voluto subito lanciare una frecciatina ai laziali e al suo compagno di squadra biancoceleste, Senad Lulic: “Non vedo l’ora di affrontare la Lazio e Lulic, sa­rà una gran partita, la gente impazzisce per il derby “. Se fisicamente arriverà stanco, mentalmente sembra già pronto a scendere in campo.