(repubblica.it - M. Pinci) - Così pesante non se la aspettava nessuno. La mano del Giudice Sportivo si abbatte sul finale di stagione della Roma: tre turni a De Rossi, altrettanti a Perrotta, e campionato finito per entrambi.
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Roma stangata, tre turni a De Rossi e Perrotta
(repubblica.it – M. Pinci) – Così pesante non se la aspettava nessuno. La mano del Giudice Sportivo si abbatte sul finale di stagione della Roma: tre turni a De Rossi, altrettanti a Perrotta, e campionato finito per entrambi.
Due colpi, due comportamenti differenti tra loro, ma che la squadra paga con la stessa moneta, perdendo nei tre match che dovranno decretare la qualificazione o meno alla prossima Champions League, due terzi del centrocampo titolare. STANGATA - Un referto durissimo, quello dell'arbitro Russo. Su entrambi gli episodi, a differenza di quanto immaginava la Roma, convinta di non dover accusare la mano pesante Perrotta per più di due giornate. Il legale della Roma Antonio Conte, dopo una riunione con il direttore operativo Montali, ha già richiesto tutta la documentazione, comprese le motivazioni del giudice sportivo: domani arriveranno a Trigoria, dove verranno utilizzare per scegliere i punti su cui puntare per un appello. Che, a differenza di quanto bisbigliato alla vigilia, verrà presentato per entrambi i casi. Ma se per Perrotta si procederà alla richiesta di urgenza, convinti ci siano i margini per un riduzione, su De Rossi si procederà nei tempi canonici, ben consapevoli che dopo la sentenza Ibrahimovic, che ha di fatto cambiato la giurisprudenza in questi casi, lo spazio di manovra è meno che minimo. Per il numero sedici, il campionato con la Roma è già finito.
IL "CASO" DE ROSSI - Una follia. Non c'è un altro modo per definire la gomitata con cui Daniele De Rossi ha colpito Bentivoglio al minuto 3 del secondo tempo di Bari-Roma. Non è un'attenuante, tutt'altro semmai, lo svantaggio in quel momento della Roma. Né tantomeno il tunnel subìto dall'avversario un istante prima. La rabbia con cui il centrocampista giallorosso si è scagliato sul volto dell'avversario non ammette giustificazioni né tantomeno repliche. Lo sa anche la Roma che, come due mesi fa quando l'Uefa punì con la stessa sanzione il gesto analogo del numero sedici verso Srna, sceglierà di non impugnare la decisione. Un messaggio indiretto anche al giocatore: basta stupidaggini. Troppe le sei giornate per gesti violenti raccolte negli ultimi mesi, che avrebbero potuto essere di più se l'Uefa non lo avesse graziato per un colpo a Chygrynskiy nell'andata contro lo Shakhtar. In tutto, il suo bilancio in giallorosso è arrivato a 22 giornate di squalifica in campionato in 249 gare. In media, una ogni 11 match. Troppe per un giocatore come lui. Che, tra una decina di giorni, potrebbe avere il primo contatto con chi sta costruendo la Roma americana. Il primo punto, una volta istituzionalizzato l'ingresso di almeno uno tra Baldini e Sabatini nell'organigramma della società, sarà un colloquio con De Rossi. Ma se fino a poco tempo fa si sarebbe partiti dal rinnovo, la priorità adesso è capire quanto e se il giocatore ha ancora voglia di far parte del club giallorosso negli anni a venire. Una risposta affermativa spalancherebbe le porte del rinnovo, nonostante le cifre (si partirà da una richiesta tra i 5 e i 6 milioni). Altrimenti, si dovrà iniziare a pensare a una soluzione diversa. E, certamente, più dolorosa. Per tutti.FUTURO - La questione De Rossi, influirà pesantemente anche sul mercato estivo della Roma. Perché in caso di un addio, ai 30-40 milioni che arriveranno dal finanziamento della banca (a cui potrebbero sommarsi gli introiti di una qualificazione Champions), si dovrebbe aggiungere quelli di una cessione tanto illustre. Considerando, però, come sarebbe necessario sostituirlo. Sandro del Tottenham piace a Baldini, e da sabato è facile anche capire il perché: costo in ebollizione, affare difficile. Come per un altro giovane uomo mercato che infiammerà il mercato estivo: Lukaku, gigantesco bomber dell'Anderlecht, classe '93, già cannoniere delle Jupiler League belga. Su di lui, Chelsea, Tottenham e i ricchissimi russi del Grozny. Ma anche Sabatini. Complicatissimo vincere la concorrenza inglese. Ma non impossibile.CASMS: VIA LIBERA AI TIFOSI A MILANO - Alla fine la Roma ha vinto la sua battaglia. Il Casms ha deciso di autorizzare la trasferta dei tifosi romanisti a Milano in occasione della semifinale di ritorno contro l'Inter in programma mercoledì 11 maggio. Il comitato di controllo per le analisi della manifestazioni sportive, insieme all'Osservatorio, "dopo aver ricevuto garanzie scritte da parte dell'As Roma" è tornato sulle limitazioni alla vendita che, al contrario di quanto accaduto nella gara di andata, impedivano ai tifosi ospiti sprovvisti di Tessera del tifoso di recarsi allo stadio. "L'iniziativa si inquadra nell'ambito di una nuova stagione di collaborazione direttamente con i Club che tende, da un lato a rafforzare il percorso di fidelizzazione e dall'altra a supportare le Società Sportive nei rapporti spesso complessi con i propri tifosi", si legge sul sito della Lega di serie A. Via libera per i romanisti a Milano, allora, grazie soprattutto all'intervento di Montali ieri presso l'Osservatorio Nazionale, e che il direttore operativo, che già ieri aveva anticipato la soluzione: "Sono sicuro - aveva detto il direttore operativo - che i nostri tifosi sapranno apprezzare l'esito favorevole e si comporteranno di conseguenza". Non resta che sperarlo.
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