(Il Romanista - S.Romita) - Se l’ultima sorpresa che avevamo negli occhi era stata la sfrontatezza del giovane Viviani nel calciare da fuori area a Budapest, torniamo da Valencia con l’unica nota positiva (Bojan a parte) di una triste trasferta: Valerio Verre.
rassegna stampa roma
Roma senza difesa Si salva solo Krkic
(Il Romanista – S.Romita) – Se l’ultima sorpresa che avevamo negli occhi era stata la sfrontatezza del giovane Viviani nel calciare da fuori area a Budapest, torniamo da Valencia con l’unica nota positiva (Bojan a parte) di una...
Ragazzino senza patente che ha dovuto essere gettato nella mischia con coraggio da Enrique per fronteggiare l’uscita per infortunio di Perrotta. L’amichevole che tutto è stata tranne che una partita tra amici ha molto deluso. Soprattutto il primo tempo. Durante il quale abbiamo saputo manifestare l’incapacità atavica in difesa, illuminata da un balbuziente Lobont, e la nuova, e per noi nuovissima, assoluta assenza di centrocampo. Heinze ha aperto varchi allucinanti (il secondo gol preso pesa come un macigno) e Josè Angel a sinistra ha fatto rimpiangere Riise. Il Riise con il caschetto per intenderci. Viviani non ha saputo replicare l’ottima trasferta dell’esordio ed è anzi stato inoltre costretto a prendersi la responsabilità di un’autogol per una papera di Lobont. Insomma dei nuovi, ma si potrebbe dire di tutta la Roma, si è salvato alla grande il solo Bojan che ha fatto vedere di che pasta sono fatti i giocatori tecnici e di valore. E che andrebbe servito di più e meglio. Finte di corpo, scatti improvvisi, altrettanto repentini assist, e tiri da tutte le posizioni. La traversa avversaria ancora oscilla, dopo la sua botta sicura dal limite ad inizio del secondo tempo. E nei primi quarantacinque minuti, quando dal fondo ha toccato in area per Totti, che con un colpo di tacco ha liberato a sua volta per il tiro Pizarro, ci ha veramente deliziato. Poco? No, molto visto il momento. C’è moltissimo da rivedere. Soprattutto in difesa. Il campionato di serie A inizia tra pochissimo. E le squadre italiane, almeno quelle con cui vorremmo competere, hanno linee d’attacco di gran lunga più forti del Valencia. E verrebbe da dire che, anche sotto il profilo della qualità, sono più ostiche degli spagnoli anche le formazioni con cui in Italia, non dovrebbe esserci proprio partita. Louis Enrique questo lo ha capito benissimo. E non è un caso che abbia fatto fare nei giorni scorsi una seduta di allenamento tattico alla sola difesa giallorossa. Che così com’è stata ieri sera non può proprio andare. Per Stekelenburg, entrato solo nel secondo tempo, non si può spendere che parole di incoraggiamento. Se la difesa non cambierà, ne avrà molto bisogno. Lo abbiamo potuto vedere molto sicuro nelle uscite con i piedi oltre la sua area (lo aveva detto Enrique che gli serviva un portiere dagli scarpini buoni!) e lo abbiamo notato in una difficilissima parata a terra. Si vede che è un gran bel portiere. Ma non potrà fare miracoli.
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