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Roma, prima vittoria. E Tom abbraccia Totti

(Paese Sera – L.Serafini) Luis Enrique aveva chiesto dieci partite per mostrare il suo gioco, intanto alla sesta è arrivata la prima vittoria stagionale.

Redazione

(Paese Sera - L.Serafini) Luis Enrique aveva chiesto dieci partite per mostrare il suo gioco, intanto alla sesta è arrivata la prima vittoria stagionale.

Merito anche di Osvaldo, oggetto del mistero del mercato giallorosso, anzi, oggetto di critiche prima ancora che scendesse in campo. Ieri l'argentino ha raccolto un cross di Rosi, è salito in aria più alto delle polemiche, piùalto degli insulti, più alto dei difensori emiliani rubando il tempo anche a Mirante. E allora vai con la mitraglia, lì dove dieci anni prima, proprio sotto quella curva Batistuta cucì metà del terzo scudetto giallorosso. Il gol è frutto di venti minuti di buon gioco, di un piglio offensivo e più coraggioso, della voglia dei giocatori di dare un calcio alla sfortuna e prendersi questi tre punti. L'abbraccio dopo il gol di Osvaldo,le esultanze dello staff di Luis Enrique e quelle di Tom DiBenedetto sono ossigeno fresco e rarissimo per tutto l'ambiente. Luis "muy satisfecho" - Il tecnico asturiano, dopo il pareggio contro il Siena, era già sulla graticola.Piazza spaccata tra chi è pronto a dargli fiducia e chi lo vorrebbe di nuovo in Spagna, tra chi non capisce la scelta di alcuni uomini, l’esclusione di altri, di chi invece è pronto ad accettare tutto. Ieri al triplice fischio Aurelio Andreazzoli (ex vice di Spalletti) lo ha sollevato, Luis Enrique ha mantenuto una certa compostezza, ma dentro ardeva. “Soddisfatto, vittoria contro una squadra difficile. Sono molto contento per i ragazzi e per i tifosi che hanno fatto il tifo qui a Parma e poi per il gioco e il risultato, sono contento per tutto. Giocare bene al calcio è fare gol. Sono contento di tutta la partita” ha spiegato lo spagnolo a fine partita. Una vittoria che fa bene alla classifica, alla fiducia, al lavoro quotidiano. “Il lavoro c’è sempre, tre giorni fa per qualcuno eravamo patetici e ora siamo migliorati. Il lavoro c’è sempre stato. Non siamo macchina ma persone. Adesso abbiamo la tranquillità ed è il momento giusto per far vedere ai nostri tifosi nel nostro stadio, nella nostra casa che abbiamo questa fiducia”. Complimenti per Osvaldo e Borini, che “sono stati bravissimi, hanno la qualità di fare questo gioco sia un po’ più dentro che un po’ più fuori” e per il capitano giallorosso. “Totti è un calciatore totalmente diverso dal resto. Ha partecipato tantissimo al gioco, sono contento perché quando lui va tutta la squadra va dietro a lui”. Giocatori sorridenti – Un Osvaldo tra polemiche e gol. Due reti in due partite, due gol che valgono quattro punti. Quello di ieri sera è stata come la mano tesa a chi sta crollando da un burrone. "Ci meritavamo questa vittoria, stiamo lavorando tanto e la fortuna fino ad oggi non è stata dalla nostra parte, dovevamo liberarci la testa". Non solo la testa andava liberata, Osvaldo a fine partita coglie l’occasione anche per liberarsi le scarpe di qualche sassolino. "Mi importa poco di ciò che dice la gente o i giornalisti. Cerco di guadagnarmi il posto, e il mister lo vede". Sulla stessa lunghezza d’onda sia Pjanic(“Sono soddisfatto, abbiamo vinto e il risultato è molto importante per noi e per la nostra fiducia oltre che per i nostri tifosi”) che Kjaer(“siamo molto felici e abbiamo lavorato duramente. Ora siamo più tranquilli e adesso vogliamo vincere contro l’Atalanta. Tutte le partite in A sono difficili ma adesso siamo in forma e quando giochiamo all’Olimpico dobbiamo sempre vincere”). Un sospiro di sollievo non lo hanno tirato solo i giocatori e il tecnico, ma anche l'avv.Cappelli, presidente fino a domani col rischio di passare alla storia come l'unico numero uno giallorosso a non aver vinto neanche una partita.. Invece ieri ha potuto sorridere, insieme a Thomas DiBenedetto: "Era molto contento, mi ha stritolato un ginocchio negli ultimi 10 minuti, alla fine era molto sollevato". Il futuro presidente giallorosso (domani la nomina ufficiale) ha viaggiato con la squadra fin da sabato. Ieri sera, al termine della gara, Francesco Totti e Thomas DiBenedetto si sono fatti fotografare insieme, sorridenti e abbracciati, Una foto “amatoriale”, di grande naturalezza, che strappa un sorriso ai tif