rassegna stampa roma

Roma, Pizarro a tutti i costi

(Corriere dello Sport – P.Torri) Pizarro a tutti i costi. Non tanto e non solo perché il cileno è uno di quei giocatori a cui per qualsiasi allena­tore al mondo, è difficile dover rinuncia­re.

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(Corriere dello Sport - P.Torri) Pizarro a tutti i costi. Non tanto e non solo perché il cileno è uno di quei giocatori a cui per qualsiasi allena­tore al mondo, è difficile dover rinuncia­re.

Pizarro a tutti i costi perché per « la partita più importante da quando siedo sulla panchi­na della Roma » , Vincenzo Montella vuole il cileno in campo anche per una sem­plice questione di numeri. Con lui, con il centrocam­pista di Valparaiso, la sua Roma è stata capace sol­tanto di vincere (almeno in campionato). Anche quella con il Parma, finita poi con la clamorosa rimonta degli emiliani. Al momento della sostituzione del cileno, fine primo tempo, causa una brutta botta al ginocchio destro, vedeva la squadra giallorossa in vantaggio di due gol e padrona del campo. Poi, usci­to il centrocampista sudamericano, è co­me se si fosse spenta la luce. E addio a due punti in più in classifica che basta guardarla per capire quanto sarebbero stati importanti per inseguire quella qualificazione Champions League che è rimasta la ciambella di salvataggio di una stagione troppe volte presa a calci da questa Roma. SCHIENA - E allora, oggi, a Firenze, Pizarro a tutto i costi in campo. Anche se ieri il giocatore è stato co­stretto a un lavoro molto ridotto perché il dolore al­la schiena è tornato a farsi sentire, lo stesso, tanto per farsi capire meglio, che a Genova, contro il Genoa, la mattina di quella partita che poi si è trasformata nel capolinea di Claudio Ranieri, co­strinse Pizarro a chiamarsi fuori e a si­stemarsi in tribuna a Marassi. Con i pro­blemi alla schiena, oltre a quelli del gi­nocchio, il giocatore è da tempo che è co­stretto a fare i conti. Un po’ come ieri, anche se da quello che è filtrato da Tri­goria, stavolta i margini per il recupero sono decisamente superiori. Non è nep­pure da escludere che il cileno, come ha sempre fatto del resto, accetti di sotto­porsi a qualche infiltrazione di antidolo­rofici che gli possano consentire, alme­no per i novanta minuti della partita, di dimenticare i problemi al­la schiena. E’ successo, per esempio, anche nella prima di Montella a Bolo­gna, tutto ok, tre punti vi­tali per i giallorossi, pa­zienza se i problemi e i do­lori tornarono durante il volo di ritorno. Tutta la Roma, a partire da Pizar­ro, sarebbe disposta a pagare perché og­gi a trafila si ripetesse per filo e per se­gno. FORMAZIONE - Pizarro in campo, dunque, a tutti i costi. Intorno al cileno ci sarà la Roma di sempre, o quasi, nel modulo e nei giocatori. E quando scriviamo la Ro­ma di sempre, intendiamo quella di Vin­cenzo Montella, disposta in campo con il caro, vecchio e mai dimenticato quattro­due- tre-uno, il modulo che i fatti hanno ribadito essere il migliore per sfruttare le caratteristiche di questo gruppo di calciatori. Non ci sarà Vucinic perché squalificato, al suo posto toccherà nuo­vamente a Menez avere il ruolo di principale partner offensivo di Francesco Totti che oggi andrà alla ricerca del gol numero duecento che sarebbe poi pure il primo al Franchi di Firenze. In mezzo al cam­po, al fianco di Pizarro, ci sarà De Rossi, mentre per le altre due maglie da trequartista Tad­dei e Perrotta sembrano decisamente fa­voriti sulla concorrenza di Simplicio e il rientrante Brighi. In difesa, con Casset­ti costretto a rimanere ancora a casa, ci sarà ancora Nicolas Burdisso sulla cor­sia destra, Riise a sinistra e l’accoppiata Juan-Mexes in mezzo.