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Roma, pagare non Usa

(lettera43.it – F.Vergani) I soci americani tengono Unicredit, la Roma e i suoi tifosi sulla corda. La società giallorossa è sotto tensione.

Redazione

(lettera43.it - F.Vergani) I soci americani tengono Unicredit, la Roma e i suoi tifosi sulla corda. La società giallorossa è sotto tensione.

Viene da una stagione sportiva che ha dichiarato il fallimento del progetto ideato dall’allenatore spagnolo Luis Enrique. E va verso l’ignoto. Gli operatori del calciomercato non conoscono ancora il budget a loro disposizione, in modo da pianificare la campagna acquisti. La gestione operativa attende un segnale dalla proprietà. Ci si chiede quindi quando abbiano intenzione di battere un colpo Thomas DiBenedetto e soci.

 

UNICREDIT PAGA LA RICAPITALIZZAZIONE Il socio di minoranza italiano, Unicredit, ha già fatto la sua parte. Ha risposto subito alla chiamata dell’aumento di capitale da parte del consiglio di amministrazione. In una prima fase delle tre pianificate, la Roma deve infatti essere ricapitalizzata per 50 milioni di euro. La banca ha tirato fuori 20 milioni. Altri 30 ne deve tirare fuori la cordata statunitense che controlla la società. Ma finora i soldi non sono arrivati.

DIBENEDETTO CHIEDE ANCORA TEMPOGli americani (i quattro soci della DiBenedetto As Roma Llc) si devono infatti mettere d’accordo tra loro. Richard D’Amore e Michael Ruane sono pronti a lasciare, mentre il presidente DiBenedetto e James Pallotta chiedono tempo in modo da raddoppiare il proprio impegno o trovare nuovi compagni di cordata. Anche se di tempo, non ce n’è più. L’uomo di Unicredit nel consiglio d'amministrazione giallorosso, Paolo Fiorentino, ha messo fretta al suo primo interlocutore Pallotta. E ha già definito un nuovo obiettivo sportivo: «Tornare in Champions league».

SI PARLA DEL FUTURO ALLENATORE, MA SI TACE SULLA SITUAZIONE ECONOMICADalle stelle allo stallo, i tifosi dovranno reggere un’attesa di settimane, nel migliore dei casi. Prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione della squadra, agli ordini di non si sa chi. Forse di Vincenzo Montella, ma il Catania non pare intenzionato a lasciarlo andare. Intanto se le voci sul tecnico del futuro si inseguono, si tace sul fatto che le casse della società sono quasi a secco. E ora serve liquidità.

DEBITI PER 74,7 MILIONI DI EUROIn generale, la situazione dei conti della Roma è sempre più preoccupante. La gestione operativa ha margini strettissimi. Il resoconto intermedio al 31 marzo, da poco approvato, segue l’andamento negativo dell’ultimo bilancio. Il debito romanista si conferma uno tra i più pesanti, tra quelli sulle spalle degli indebitatissimi grandi club non solo italiani: europei. Si quantifica in 74,7 milioni (era di 56,6 milioni al 30 giugno 2011).

FUORI DALL'EUROPA I RICAVI SCENDONOMa poi preoccupano, anche di più se possibile, altri dati sostanziali. Negli ultimi nove mesi, le perdite non sono state contenute. Anzi. Sono arrivate a quasi 40 milioni. Il problema è che i ricavi non rimontano la china, nemmeno incentivati dai risultati della squadra sul campo. E la mancata partecipazione alle coppe costa. Il monte dei ricavi consolidati non cresce quest’anno e non crescerà l’anno prossimo, si prevede, con una Roma esclusa anche dall’Europa league. NIENTE SOLDI DA PARTE DI WIND. Lo sponsor Wind non scucirà un centesimo in più (in aggiunta a un corrispettivo fisso di 5,5 milioni di euro), visto che il marchio sulle maglie non si osserverà meglio oltre confine. Quanto alla gestione del parco calciatori, d’ora in avanti si procederà con prudenza. Dopo l’audacia richiesta per la chiusura della trattativa con Daniele De Rossi. Confermato al prezzo di un ingaggio di 5,5 milioni. Un aumento per il capitano, aspettando l’aumento del capitale.

Giovedì, 24 Maggio 2012