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Roma, ora ti manca la generazione vincente

(Corriere dello Sport – R.Boccardelli) La Roma? Una squadra troppo vecchia. Scherzi? Semmai è troppo giovane.

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Boccardelli) La Roma? Una squadra troppo vecchia. Scherzi? Semmai è troppo giovane.

La realtà? La Roma è piena di “vecchi” e di giovanissimi. Il problema è che manca quasi totalmente della via di mezzo, vale a dire di quei giocatori che vanno dai 26 ai 30 anni e che formano sempre il nucleo vincente di una squadra.

 

RIVOLUZIONE INCOMPIUTA-  E’ uno dei dati che salta all’occhio analizzando l’età dei giocatori della rosa giallorossa. Rosa di prima squadra estratta dal sito ufficiale della società. La Roma ha ben 6 giocatori che vanno dai 17 ai 20 anni. Due dei quali, Borini e Lamela spesso in campo dall’inizio o “entranti”

dalla panchina. C’è poi il gruppone dei giovani dai 21 ai 25 anni: 9, con almeno 5 titolari. Bojan e Pjanic i più piccoli, Osvaldo, Greco e Gago i più anziani. Nel minuscolo gruppetto 26-30 anni ci sono De Rossi (28), Borriello e Stekelenburg (29) e Curci (26). Due portieri, di cui uno non gioca mai, un titolare fisso, De Rosssi e Borriello che va e viene dalla panchina. Nessun ventisettenne, nessun trentenne perchè poi, nella fascia dei “vecchi”, che comprende ben 10 giocatori, si va dai 31 di Cicinho e Taddei, che però non giocano mai, fino ai 35 di Francesco Totti.

Insomma, come se la Roma fosse una squadra spezzata a metà, nel senso che manca quasi totalmente una generazione, guarda caso quella che fa quasi sempre la differenza. Come se la rivoluzione imposta da Baldini e condotta da Sabatini con l’ok di Luis Enrique non fosse compiuta. Quando i ventenni e dintorni saranno più maturi, i senatori di adesso saranno già in pensione. Dunque mancano ancora giocatori, nei ruoli più scoperti, da integrare in una rosa per certi versi futuribile, forse fin troppo nel senso che questi ragazzi hanno comunque bisogno di crescere, e per altri un po’ decotta, con tutto il rispetto per alcuni ultratrentenni che tirano ancora la carretta e che tappano come meglio possono i buchi. Tanto per citare una squadra qualsiasi... il Barcellona, accanto al fenomeno Messi ci sono anche Iniesta (27), Mascherano (27) Dani Alves (28), Villa (30). Insomma, gente nel pieno della sua crescita fisica, tecnica e psicologica. Così come, per tornare a casa nostra, l’Italia campione del mondo nel 2006 aveva un Pirlo di 27 anni, un Totti di 29 e De Rossi, che era tra i più giovani, aveva già, si fa per dire, 23 anni.

CHE FARE? - Se è vero che si vince con i giocatori di quella fascia di età di cui la Roma è assai carente, la domanda sorge spontanea. Che fare? Aspettare che Lamela e compagni diventino grandi? Forse uno dei correttivi da apportare nel mercato di gennaio non è solo quello di coprire i ruoli più scoperti, com’è giusto che sia, ma di farlo anche con giocatori che non siano né troppo giovani né troppo vecchi. E non è vero che l’età non conta, ma conta solo la bravura. Cifre alla mano con una squadra fatta interamente da ventenni non si va da nessuna parte. Idem con una con una media oltre i 30. La Roma ha sensibilmente abbassato l’età media rispetto allo scorso anno (ora a 26,1), ma presenta sensibili vuoti proprio in quella fascia d’età nella quale i giocatori riescono a dare il massimo nella loro carriera.