(Il Messaggero-U.Trani) La nuova Triade c’è, ma non si vede. E non è sicuro che rimarrà al completo nella Roma di DiBenedetto. Franco Baldini, indicato dai bostoniani come nuovo direttore generale,
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Roma, Neymar c'è
(Il Messaggero-U.Trani) La nuova Triade c’è, ma non si vede. E non è sicuro che rimarrà al completo nella Roma di DiBenedetto. Franco Baldini, indicato dai bostoniani come nuovo direttore generale,
è già in Italia ma ancora in stand by, Walter Sabatini, scelto come nuovo direttore sportivo senza però essere ufficializzato, Gian Paolo Montali, promosso direttore operativo il 22 febbraio da UniCredit e incaricato di gestire questo periodo di passaggio di consegne: la poca chiarezza dentro e fuori Trigoria rischia di incidere sul futuro della Roma. Nessuno è veramente operativo e questo non va bene. Perché è per tutti ormai tempo di mercato, di organizzare la stagione che verrà. Soprattutto per la squadra giallorossa che i nuovi proprietari sono chiamati a rifondare.
Baldini è da ieri a casa sua, a Reggello. Ha già detto sì a DiBenedetto, ma ancora non ha in programma alcun incontro. Riceve, però, email e telefonate da Boston e da Roma per essere aggiornato su ogni novità. Dalla due diligence ai chiacchiericci. Nemmeno lui sa quando si libererà dalla federcalcio inglese e da Capello. Comunque per l’inizio della prossima stagione. Sabatini è sempre in contatto con Baldini e già lavora per la Roma senza aver bisogno di un ufficio a Trigoria. Dove regna Montali, per la verità ieri assente: il direttore operativo decide e comunica oggi, ma non si sa se ci sarà anche domani.
Si sa invece che Vincenzo Montella, l’allenatore attuale, sarà valutato definitivamente in queste ultime cinque gare dell’annata per ora fallimentare, quattro partite di campionato e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter (i nerazzurri hanno vinto all’andata, all’Olimpico la settimana scorsa). La prima pietra sarà il nuovo (o vecchio?) tecnico, la prima scelta è sempre il portoghese Villas Boas, già contattato almeno tre volte e poco convinto di venire in Italia (in più ci sarebbe da pagare una penale di quasi 15 milioni), anche se all’improvviso può nascere la tentazione di aspettare Arsene Wenger, nel caso in cui dovesse lasciare l’Arsenal. Da due settimane è l’outsider, anche se da Londra frenano.
Se per l’allenatore della Roma a stelle&strisce bisognerà aspettare metà maggio o meglio il 22 dello stesso mese, data di chiusura del campionato, Baldini e Sabatini si stanno muovendo per bloccare giocatori giovani, affamati e di prospettiva. Le operazioni in uscita saranno fondamentali più che in passato. Perché se andranno via alcuni big, andranno subito rimpiazzati. Un esempio è Vucinic. Lo chiamano dall’Inghilterra: l’unica offerta vera è del Blackburn, 25 milioni, ma il Tottenham ci sta riprovando e anche altri si fanno avanti con il manager del montenegrino. E lo seguono in Italia: l’Inter, la Juve e il Napoli si sono fatte vive in tempi diversi. Proprio Alessandro Lucci, procuratore di Vucinic, ha ripreso la parola per chiarire la posizione del suo assistito che ancora è certo di restare alla Roma: «Ci metteremo seduti con la nuova proprietà e se ci saranno i presupposti per continuare insieme si farà, altrimenti si troverà una soluzione. A gennaio lui ha avuto problemi di natura extracalcistica, ha parlato con la Sensi, è rimasto con il massimo impegno. Ora è tranquillo e la volontà è quella di rimanere. Ma se ci saranno le condizioni giuste: un progetto vincente, palcoscenici di primo piano per questo che è un calciatore da platee importanti. Ora, però, è prematuro fare certi discorsi. Bisognerà vedere se ci sarà la volontà da parte della nuova proprietà. Da parte del giocatore non c’è alcuna preclusione nei confronti della Roma».
Ecco che per cautelarsi la nuova Roma sta contattando i possibili sostituti. Da qualche settimana il nome più affascinante accostato al club giallorosso è quello di Neymar, 19 anni, seconda punta del Santos che a gennaio ha rifiutato 30 milioni del Chelsea. Il nuovo talento brasiliano piace anche al Barça e alla Juve. Per prenderlo ci vogliono almeno 40 milioni. Il cartellino del giocatore è di proprietà del club paulista (45%) e di Sonda (55%), manager di riferimento di un fondo che gestisce i migliori giovani brasiliani. Da San Paolo il gradimento di Neymar: «Sono orgoglioso per l’interessamento dei club italiani. A giugno ne sapremo di più sul mio futuro». Il suo manager Wagner Ribeiro, sondato da un uomo del gruppo DiBenedetto, ha rivelato che la Roma è il club che più lo invoglia. L’alternativa è Abel Hernandez, 21 anni, attaccante esterno del Palermo. Zamparini pretende 20 milioni. D’Ippolito, agente dell’uruguayano, avverte: «E’ una voce fondata. Soprattutto se Sabatini, il dirigente che l’ha portato a Palermo, dovesse andare alla Roma».
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