rassegna stampa roma

Roma, Montali è già nel futuro

(Corriere dello Sport-P.Torri) Silenzio, parla il Direttore. Operativo. Per ora. Perché ieri Gian Paolo Montali in un dopo partita non proprio serenissimo, complici il risul­tato, l’infortunio di Pizarro e il caso Adriano, di fatto ha...

Redazione

(Corriere dello Sport-P.Torri) Silenzio, parla il Direttore. Operativo. Per ora. Perché ieri Gian Paolo Montali in un dopo partita non proprio serenissimo, complici il risul­tato, l’infortunio di Pizarro e il caso Adriano, di fatto ha anticipato la sua nomina a Direttore ge­nerale.

Che, al momen­to è nelle parole, maga­ri pure nei fatti, ma non su un contratto firmato e controfirmato. Ci sa­rà tempo, probabil­mente, per farlo quan­do diventerà ufficiale in tutto e per tutto il passaggio di proprietà, il sessanta per cento al gruppo americano capitana­to da mister DiBenedetto, il quaran­ta a Unicredit ma non per molto per­ché almeno la metà di questo quaran­ta poi sarà ceduto a un imprenditore italiano (ci sono in ballo diversi nomi, in pole per ora continua a esserci il gruppo Parnasi). SOCIETA’ -Qualcuno, volendo fare una battuta, ieri spiegava che Montali si era dato da solo la qualifica. Peraltro il dirigente nel dopo partita ha parla­to in maniera piuttosto chiara:« Curo tutta la gestione della prima squadra, staff tecnico e l’aspetto organizzativo, faccio il lavoro di un direttore generale. Nomina volu­ta da DiBenedetto? Evidentemente se è ve­nuta in anticipo rispet­to ai tempi del cambio di proprietà, era per dare una mano alla squadra. Non so se in futuro ci sarà un presidente italiano, la nuova pro­prietà si riserverà il diritto di tenere la presidenza. Occorrono due figure importanti. Direttore generale del­l’area sportiva e direttore generale dell’area economica. Il modello della Juventus è di riferimento per lo sportcosì come Manchester United e Bar­cellona ». SQUADRA -In attesa che diventi uffi­ciale il nuovo organigramma della so­cietà, sarebbe il caso che questa Ro­ma cominciasse a dare risposte posi­tive pure sul campo. Ieri mister Di-Benedetto è stato av­vertito praticamente in diretta del nuovo mez­zo passo falso della squadra, cosa che non gli ha fatto piacere, so­prattutto perché è sta­ta sprecata un’altra oc­casione per avvicinarsi a quella zona qualifica­zione Champions che è molto impor­tante pure per la nuova proprietà. Ballano tra i quindici e i venti milio­ni di euro, sarebbe il caso che lo me­tabolizzassero anche i giocatori. C’è ancora spazio per poter agganciare il quarto posto, anche se adesso davve­ro non si potrà più sbagliare:«Contro il Parma abbiamo perso una grande occasione, vincendo potevamo rilan­ciarci nella corsa Champions. E’ un vero peccato. L’allenatore è nuovo e sta lavorando sui problemi. Nessun tecnico ha la bacchetta magica. Dob­biamo avere il coraggio e l’umiltà di dire che si deve lavorare su alcuni aspetti. I giocatori sono disponibili. Siamo tutti proiettati a individuare i nostri difetti. Schiena dritta e testa alta per migliorare la qualità del gioco. Menez e Vu­cinic devono imparare a giocare come Eto’o e Milito nell’Inter lo scorso anno. L’aspetto psicologico per me deriva dalla tenuta fisica. An­che i problemi mentali si possono ri­solvere con il lavoro. l giocatori si de­ve sentire forti fisicamente. Contro il Parma abbiamo sbagliato. Dobbiamo recuperare i punti persi, i nostri tifo­si non meritano questo». Stravero.