(Corriere dello Sport-R.Maida) C’è un altro accordo, dopo il prevedibile rinvio. E c’è un altro giorno fissato per la chiusura. E’ presto per festeggiare il passaggio di proprietà della Roma perché troppe sono state le brutte sorprese in questa trattativa tra Unicredit e il consorzio capeggiato da Thomas DiBenedetto.
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Roma, martedi contratti firmati
(Corriere dello Sport-R.Maida) C’è un altro accordo, dopo il prevedibile rinvio. E c’è un altro giorno fissato per la chiusura. E’ presto per festeggiare il passaggio di proprietà della Roma perché troppe sono state le brutte...
Ma le riunioni degli ultimi giorni allo studio Tonucci, a due passi da Piazza del Popolo, hanno condotto finalmente a un’intesa. LE DATE -I soldi passeranno da una parte all’altra dell’oceano il 18 agosto, in concomitanza con la prima partita ufficiale della Roma in Europa League. La cerimoniadi insediamentodel nuovo management avverrà quasi sicuramente a Trigoria. Ma le firme sui contratti, con un escamotage che accontenterà la banca, verranno messe martedì prossimo, 2 agosto, all’indomani dell’assemblea dei soci della Roma e il giorno prima del Cda di Unicredit che dovrà approvare la semestrale.Pre- closing,lo chiamano i tecnici. Paolo Fiorentino, direttore operativo della banca, non voleva presentarsi al tavolo dei potenti del suo istituto senza l’accordo firmato. Ed è riuscito a convincere gli interlocutori statunitensi, a cominciare da DiBenedettoche era sbarcato di prima mattina a Roma da Boston per sbloccare la situazione d’impasse, ad accelerare i tempi. Anche ieri ci sono stati dei momenti delicati, ma non era interesse di nessuno far saltare l’affare e quindi nessuno l’ha fatto saltare. IL MECCANISMO -L’accordo, nelle linee guida, era stato trovato già nei giorni scorsi. Ieri si è discusso soprattutto della tempistica e dei dettagli tecnici. Unicredit parteciperà alla ricapitalizzazione, che sfiorerà i 100 milioni di euro ( 50 immediati), nella doppia veste di azionista di minoranza (al 40 per cento) e di finanziatore-creditore. Il che non significa “prestare” denaro agli americani, ma alla nuova società costituita. Trattasi anche questo di un investimento, perchésono soldi che la società stessa prima o poi dovrà restituire. Ricapitolando: gli americani alzano l’investimento di circa 10 milioni, la banca reinveste nellaNewcoquei 7 milioni che mancano per coprire ilrossodel bilancio, rispettando le proporzioni delle rispettive partecipazioni azionarie. La cordata Usa non aveva chiesto propriamente uno sconto: aveva chiesto di ridiscutere gli accordi stipulati il 15 aprile, che non avrebbero garantito un futuro all’azienda, perché la valutazione iniziale data all’As Roma non corrispondeva alla valutazione effettuata dopo la scopertadelle nuove passività. IL COMUNICATO -Ieri la Borsa è rimasta indifferente davanti al titolo As Roma, che ha perso lo 0,15 per cento. Vedremo come reagirà oggi dopo il comunicato che Roma2000, la società che controlla As Roma dai tempi della famiglia Sensi, ha diramato a beneficio della Consob in seconda serata:« Si rende noto che la data di esecuzione del contratto ( closing) è stata posticipata al 18 agosto». E ORA? -E ora la palla passa ad avvocati e commercialisti, che dovranno stilare in fretta e furia i contratti per perfezionare in maniera definitiva le intese raggiunte ieri. DiBenedetto oggi assisterà alla partita di baseball del figlio Thomas junior a Roma, mentre giovedì ripartirà per gli Stati Uniti per informare i soci della cordata dei nuovi accordi. Mister Pallotta e gli altri azionisti dovranno vidimare i contratti accettando - ma già lo hanno fatto viaconference call- un ulteriore sforzo economico. DiBenedetto tornerà in Italia dopo Ferragosto e alla fine del mese sarà nominato presidente dal Cda della società. La nuova Roma, superata l’ennesima scossa, sembra davvero pronta a partire a tutti i livelli.
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